Terribile incidente in Moto 3: Pedro Acosta cade in pista, Riccardo Rossi gli passa sopra
Un incidente terribile. Si è verificato sulla pista di Assen (in Olanda), al termine della terza sessione di prove libere di Moto 3. La dinamica è da brividi per l'impatto, per la violenza dell'urto perché la mente corre nemmeno troppo lontana nel tempo alla morte di Jason Dupasquier, morto al Mugello.
La dinamica dell'incidente in Moto 3 ad Assen
Pedro Acosta perde il controllo del mezzo e cade sull'asfalto all'uscita di una curva. Alle spalle arriva Riccardo Rossi che, complice la velocità e la posizione del pilota sulla pista, non è riuscito a evitarlo. Lo ha travolto, passandogli addosso. Nella carambola di moto sono rimasti coinvolti anche altri piloti, con Stefano Nepa che ha tamponato Ryusei Yamanaka. Il video e le prime immagini dei concorrenti a terra, coricati su un fianco sono state drammatiche e hanno fatto temere il peggio.
Le condizioni dei piloti coinvolti nella carambola
Per fortuna la protezione robusta che spicca sulla parte posteriore della tuta ha attutito il colpo e la pressione, salvando la vita allo spagnolo. Non ha riportato lesioni gravi ma è stato immediato condotto al centro medico per valutarne le condizioni. La diretta dal tracciato ha mostrato – e la sequenza ha permesso a tutti di tirare un sospiro di sollievo – come sia Acosta sia Rossi si siano alzati poco dopo (come si evince dalla foto in basso), abbandonando il tracciato sulle loro gambe, senza alcun aiuto da parte dei soccorritori. Dichiarato non idoneo a disputare la sessione di qualifiche a causa di problemi alla schiena, il pilota iberico resta in forte dubbio per la gara di domenica.
L'incidente avvenuto al termine della terza sessione di libere non è stato l'unico episodio da brividi di questo week-end. A saggiare l'asfalto, in situazioni differenti e senza conseguenze traumatiche, sono stati anche Jaume Masia (KTM) – che nella giornata di venerdì era stato protagonista di una spettacolare caduta. Così come era capitato anche a Tatsuki Suzuki (Honda) in curva 7 e a Darryn Binder (Honda). Tutti episodi che hanno rinfocolato le polemiche, i dubbi e le preoccupazioni legittime sulla sicurezza dei piloti soprattutto alla luce del decesso di Dupasquier, il 19enne svizzero che perse la vita al Mugello travolto dalla propria moto dopo un highside tremendo.