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Terremoto in F1, Ferrari e gli altri top team sotto indagine: potrebbero aver aggirato il budget cap

Ferrari, Red Bull, Mercedes e Aston Martin sono finiti sotto indagine da parte della FIA perché sospettate di aver aggirato fraudolentemente il regolamento finanziario della Formula 1: gli ispettori federali hanno inoltrato una richiesta di chiarimenti ai quattro top team del Mondiale F1 2023.
A cura di Michele Mazzeo
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Un'indagine portata avanti dalla FIA ha scosso il paddock della Formula 1 nella settimana di pausa tra il GP del Canada e il GP d'Austria, 9° round del Mondiale 2023. Dopo la pesante sanzione comminata alla Red Bull (7 milioni di dollari di multa e un taglio del 10% delle ore concesse in galleria del vento) e quella minore riservata invece all'Aston Martin (multa da 450 mila dollari) nel corso della passata stagione, il budget cap torna a spaventare i team F1. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport infatti gli ispettori finanziari della Federazione Internazionale avrebbero dei sospetti riguardo al possibile aggiramento della norma da parte dei quattro team che al momento occupano le prime quattro posizioni nella classifica Costruttori.

Secondo la Rosea difatti la FIA avrebbe chiesto dei chiarimenti a Red Bull (vincitrice di tutte le prime otto gare del Mondiale di Formula 1 2023), Aston Martin (vera sorpresa della stagione con un Fernando Alonso capace di salire sul podio in sei occasioni), Mercedes (tornata in auge dopo aver rivoluzionato la deludente W14 di inizio anno) e Ferrari (anch'essa attualmente impegnata in un lavoro di trasformazione radicale della propria monoposto). La Federazione sospetta infatti che si sia utilizzato personale di altri comparti delle aziende per ricerche utili alla Formula 1 aggirando così i limiti fissati dal tetto delle spese.

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La richiesta di chiarimenti ai quattro top team arriva in seguito alla precedente direttiva emanata dalla FIA con la quale dava mandato ai suoi ispettori finanziari di controllare anche i costi che riguardano gli altri programmi sportivi delle squadre, la progettazione di barche (come nel caso di Mercedes/Ineos), di biciclette o vetture stradali delle aziende di cui fanno parte. Toccherà ora ai dirigenti di Red Bull, Ferrari, Mercedes e Aston Martin dimostrare che non vi sia stato questo tentativo fraudolento di aggirare il regolamento finanziario della Formula 1. Qualora i sospetti degli ispettori dovessero invece rivelarsi fondati non è da escludere che i quattro team possano vedersi comminare pesantissime sanzioni da scontare nel Mondiale in corso o nel prossimo.

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