Terremoto in Alfa Romeo, presidente si dimette dopo l’addio di Giovinazzi: “Contrasti con Vasseur”
Il presidente della Sauber Holding Pascal Picci si è dimesso dal suo ruolo di capo della scuderia Alfa Romeo Racing in seguito a divergenze insanabili con l'attuale team principal Frederic Vasseur. A far scattare le immediate dimissioni del manager 63enne è stato in particolare il mancato rinnovo di contratto con il pilota italiano Antonio Giovinazzi che dal prossimo anno non sarà più in Formula 1 seguito alla decisione di allentare il legame con la Ferrari "tradendo" di fatto il progetto avviato diversi anni fa da Sergio Marchionne.
Picci non si nasconde e in un'intervista rilasciata a Motorsport rivela: "Ho dato le dimissioni dal ruolo di presidente della Sauber Holding pochi giorni prima del GP del Messico. Il motivo? Non voglio essere associato in futuro alla gestione di Fred Vasseur".
Ed è lo stesso ex presidente della scuderia elvetica a spiegare i quali siano state le divergenze con l'attuale team principal dell'Alfa Romeo Racing che lo hanno portato a lasciare il proprio incarico che ricopriva fin dal 2016: "Il modo in cui i piloti sono stati scelti è stato uno dei punti che ha fatto saltare il banco tra me e la gestione attuale. Mi spiace che non ci sia più Antonio (Giovinazzi, ndr) e sono contento che arrivi Zhou – ha infatti spiegato Picci –. Sì, conosco il ragazzo cinese e anche la sua famiglia da quando volevamo prenderlo in Sauber Driver Academy (al posto dei quella Renault ndr) così come le opportunità commerciali che può aprire".
Parole queste che lasciano intendere che a non essere andata giù al manager italo-svizzero sia stato l'ingaggio di Valtteri Bottas, pilota legato alla Mercedes, affinché prenda dal Mondiale di Formula 1 2022 il posto di Antonio Giovinazzi, legato invece alla Ferrari, inizialmente designato come compagno di squadra del giovane pilota cinese Zhou.
Una scelta questa che, contrariamente ai piani iniziali del team svizzero, porta la Sauber ad allentare sempre più i rapporti con la casa di Maranello con l'intento di aprire a nuove partnership per il futuro. Una scelta che ha portato Picci, promotore invece di una sempre più stretta connessione tra la scuderia con sede a Hinwil e il Cavallino, a sbattere la porta e lasciare il suo incarico di presidente creando così un piccolo terremoto in casa Alfa Romeo Racing.