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Stroll è durissimo con la Williams: “Sono stati due anni di torture”

Lawrence Stroll, il papà di Lance, ha parlato della carriera del figlio, che ha esordito nel circus correndo con la Williams, poi è passato alla Racing Point che da quest’anno è diventata Aston Martin. Stroll è stato durissimo nei confronti dello storico team inglese: “Quando abbiamo cominciato con la Williams sono stati due anni di torture. Quando sei abituato a vincere tutto, ti alleni due o tre ore al giorno e poi in un fine settimana il meglio che puoi fare è 19°, è difficile da accettare”.
A cura di Alessio Morra
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Lance Stroll è sempre uno dei piloti più chiacchierati della Formula 1. Il papà Lawrence ha investito molto per farlo correre, è stato uno sponsor importante ai tempi della Williams, ha trovato dei finanziatori per non far fallire la Force India trasformata in Racing Point che è diventa poi Aston Martin. Stroll fa coppia con Vettel, l'annata si può considerare negativa (nessuno dei due è nella top ten, la scuderia è addirittura settima nel campionato costruttori). Ma papà Stroll ripensa al passato e rifila delle bordate clamorose alla Williams.

Non sono state eleganti le parole di Lawrence Stroll nei confronti della Williams, dove il giovane canadese ha vissuto i primi due anni nel circus, ha fatto tanta esperienza, ha brillato poco, giusto due i momenti da ricordare: un terzo posto strepitoso a Baku e una qualifica sotto la pioggia a Monza, ma Stroll senior si lamenta e non lesina parole dure per l'ex scuderia del figlio: "Quando abbiamo cominciato con la Williams sono stati due anni di torture. Quando sei abituato a vincere tutto, ti alleni due o tre ore al giorno, stai sempre attento all'alimentazione e poi in un fine settimana il meglio che puoi fare è 19°, è difficile da accettare".

Mentre musica completamente diversa con la Racing Point, con cui Stroll ha conquistato la pole in Turchia ed ha conquistato anche un paio di podi: "Fornirgli una macchina migliore l'anno scorso è stato molto importante per tutto, era la prima volta che aveva una macchina competitiva, è stato importante per il lavoro che ha fatto ed è un qualcosa che merita ogni bambino, non solo Lance. La maggior parte di questi ragazzi li conosco da quando Lance ha cominciato a correre in Europa con loro, ed anche se alcuni erano un po' più grandi ed erano in una categoria diversa si trovavano tutti nello stesso weekend. Lance abbia dimostrato il suo talento in tutte le categorie junior, quando tutte le auto erano praticamente identiche. Quando hai comprato una macchina poi non c'è molto altro da fare, ma abbiamo vinto molti campionati di kart all'inizio della sua carriera. Lo sappiamo tutti, sei forte quanto la macchina. Puoi mettere un qualsiasi campione del mondo in una macchina da 18° posto in griglia e lui sarà 18° o 17°, di certo non sarà primo":

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