Strategia Ferrari sotto accusa a Silverstone: il mancato azzardo che è costato la vittoria a Leclerc
Nel GP della Gran Bretagna a Silverstone la Ferrari è andata vicinissima alla vittoria con Charles Leclerc che, dopo 48 giri in testa alla gara, è stato ripreso e superato a due tornate dal termine da Lewis Hamilton vedendo così sfumare il sogno di riportare la Rossa al trionfo in un gran premio di Formula 1 dopo quasi due anni.
Il secondo posto ottenuto dal monegasco resta comunque un ottimo risultato se si considerano le aspettative della vigilia e il fatto che il 23enne di Monte Carlo, pur avendo conquistato due pole-position, non era ancora riuscito a salire sul podio in questo Mondiale di Formula 1 2021. Nonostante ciò però, per come si era messa la gara a Silverstone, tra i tifosi del Cavallino resta l'amarezza di un successo sfumato nel finale. E in tanti hanno sollevato dei dubbi sulla strategia "conservativa" adottata dal box Ferrari al momento del pit-stop quando invece si poteva azzardare una strategia più aggressiva per provare davvero a vincere la gara.
Tutto nasce dal fatto che prima della sosta ai box entrambe le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz con gomme medie erano le macchine più prestazionali in pista con il solo Lewis Hamilton (che doveva ancora scontare i dieci secondi di penalità per il contatto con Verstappen al primo giro) su Mercedes a mantenere il passo delle rosse. E soprattutto che, al momento del cambio-gomme, a differenza di quelli di Hamilton che presentavano un evidente blistering, gli pneumatici delle due SF21 non presentavano alcun segno di cedimento.
Inevitabilmente, in molti si sono chiesti per quale motivo la Ferrari non abbia provato ad allungare lo stint con gomme medie (almeno con uno dei due piloti) per montare poi gomme soft (le più prestazionali) per il finale di gara. La sosta di Sainz è arrivata al 29° giro mentre quella di Leclerc è arrivata nella tornata successiva, quando mancavano rispettivamente 23 e 22 giri al termine del Gran Premio. Secondo il fornitore unico Pirelli, certificato anche da quanto fatto da Bottas e Alonso nella Sprint Race del sabato, gli pneumatici a mescola più morbida sarebbero durati tra i 14 e i 18 giri. Per poter passare a questa strategia dunque i piloti del Cavallino sarebbero dovuti star fuori con gomme medie almeno altri 4/5 giri nei quali Bottas, Norris, Hamilton e Ricciardo (che già avevano montato gomme dure nuove) avrebbero ridotto sensibilmente il gap con i ferraristi (che al momento della sosta erano 1° e 2°) che poi però avrebbero avuto degli pneumatici più prestazionali.
Ovviamente si sarebbe trattato di un azzardo che, in caso di esito positivo avrebbe, permesso alla rossa di essere nettamente favorita rispetto alle Mercedes e alle McLaren nel finale di gara, ma che, in caso di esito negativo, sarebbe quasi certamente costato il podio al Cavallino. E la Ferrari, data la serrata lotta con la McLaren per il terzo posto nel Mondiale costruttori e la deludente serie di risultati da cui arrivava, ha preferito assicurarsi il podio anziché azzardare per tentare di vincere la gara.