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Spunta una nuova talpa in Formula 1, è accusata di fare il doppio gioco: “Una bomba ad orologeria”

Pesanti accuse nei confronti del team principal della Mercedes Toto Wolff dopo la fine del Mondiale di Formula 1 2023: tramite la moglie Susie starebbe facendo il doppio gioco per avere dei benefici per sé e per la sua scuderia.
A cura di Michele Mazzeo
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Il Mondiale di Formula 1 meno combattuto della storia è andato in archivio con l'ennesimo successo del dominatore Max Verstappen su Red Bull, ma proprio mentre ci si prepara alle vacanze prima di tornare a lavoro per la prossima stagione una bomba lanciata da alcuni team principal scuote il paddock della F1. Ancora una volta è la presenza di una presunta talpa che favorirebbe una scuderia in particolare a mettere in allarme il Circus.

Ma, contrariamente a quanto avvenuto in passato, questa volta i sospetti non riguardano qualcuno di stanza ai piani alti della FIA (come accaduto lo scorso anno con la nomina a segretaria generale per il motorsport ad interim dell'ex Mercedes Shaila-Ann Rao) bensì uno degli uomini più in vista del paddock, vale a dire il team principal della scuderia tedesca Toto Wolff.

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Accuse pesanti nei confronti del manager austriaco nate come chiacchiericcio dopo la nomina di sua moglie Susie a capo della neonata F1 Academy (la serie riservata alle donne sotto l'egida di Liberty Media e Formula One Group) e che ora, dopo l'articolo apparso sull'ultimo numero della rivista Business F1 Magazine, sono diventate di dominio pubblico.

Tre team principal attualmente in griglia, rimasti anonimi, hanno infatti rilasciato dure dichiarazioni riguardo a questa situazione accusando di fatto Toto Wolff di fare da talpa nel paddock, spifferando tutto ciò che viene detto nelle riunioni delle scuderie a chi, di fatto, gestisce la Formula 1 per avere in cambio dei benefici.
"Se andiamo a fare una riunione interna privata, poi tutto ciò che è stato detto finisce sulla scrivania di Greg Maffei (Ceo di Liberty Media, ndr) perché Toto l'ha detto alla moglie, che a sua volta l'ha detto a Stefano Domenicali (Ceo di Formula One Group, ndr), che lo ha detto a Greg Maffei. Domenicali sa cosa abbiamo detto dopo 30 secondi" ha difatti detto uno dei team principal, rimasti anonimi, alla rivista britannica. "E le informazioni fluiscono in entrambe le direzioni, così sia lui che loro ottengono un beneficio" ha poi aggiunto accusando di fatto Toto Wolff di fare il doppio gioco per trarre benefici per sé e per il suo team.

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Accuse sostenute anche dagli altri due team principal sentiti sul tema da Business F1 Magazine che hanno puntato il dito sul conflitto di interessi in essere nel momento in cui la moglie di un rappresentante di una scuderia ricopre un ruolo nell'organigramma dell'ente che gestisce la Formula 1:  "Onestamente credo che sia illegale, certamente c'è un enorme conflitto di interessi. E a parte questo credo che sia altamente immorale" ha difatti confessato il primo; "Immaginate che Geri Halliwell (moglie del team principal della Red Bull Christian Horner, ndr) o Raquel Diniz (moglie del proprietario dell'Aston Martin Lawrence Stroll, ndr) venissero nominate a capo della Formula 2 o trovassero un lavoro in Formula 1 o Liberty Media. Sarebbe un ridicolo conflitto di interessi. Semplicemente non sarebbe tollerato, e il lavoro di Susie Wolff all'Academy è lo stesso" ha quindi ribadito un terzo team principal.

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E quest'ultimo poi si è spinto anche oltre preannunciando che la questione a breve farà deflagrare un grande scandalo: "Toto è l'unico che fa il doppio gioco e un giorno questo potrebbe rivoltarglisi contro. Anzi, penso che stia già iniziando a farlo. Qui infatti siamo difronte ad una bomba ad orologeria potenzialmente ancora più grave di quanto accaduto a Singapore l'anno scorso" ha difatti chiosato il terzo team principal di una scuderia di Formula 1 ad accusare l'omologo in Mercedes Toto Wolff facendo evidentemente riferimento ai sospetti sorti nel corso della passata stagione nel momento in cui l'austriaco ha saputo prima di tutti gli altri della violazione del budget cap da parte della Red Bull, prima ancora che la FIA ufficializzasse l'esito delle indagini sui conti delle squadre.

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