Sorprendente scelta della Ferrari per l’imminente Consiglio FIA: ci sarà un sostituto di Binotto
Dopo le dimissioni di Mattia Binotto, nella scuderia Ferrari si attende l'avvio di quella rivoluzione dirigenziale chiesta dal Presidente John Elkann nel suo blitz a Maranello nel giorno in cui l'addio del team principal è stato ufficializzato. Mentre l'ingegnere reggiano resterà operativo fino al 31 dicembre 2022 per guidare i lavori sulla nuova monoposto con cui Leclerc e Sainz prenderanno parte al Mondiale di Formula 1 2023, i vertici del Cavallino sono alla ricerca del suo sostituto. O meglio dei suoi sostituti, dato che l'idea è quella di bocciare il "sistema Binotto" (quello che vede il potere concentrato tutto nelle mani di un'unica persona) e tornare ad un "sistema a tre punte" con tre differenti soggetti ad occuparsi rispettivamente dell'ambito politico, sportivo e tecnico.
Al momento però ci sono poche certezze dato che sembrano esserci le idee chiare solo per quanto riguarda la figura del direttore tecnico con Simone Resta che dovrebbe rientrare in Ferrari, dopo l'esperienza in Haas, e assumere il comando delle operazioni per quanto riguarda gli aspetti più tecnici dell'intera gestione sportiva. Per quanto riguarda invece il nuovo responsabile politico della Scuderia si valutano sia soluzioni interne (per esempio affidandosi all'a.d. della casa del Cavallino Benedetto Vigna) che esterne.
Per quanto riguarda invece il ruolo di team principal in senso stretto, ad oggi il sostituto di Mattia Binotto non è ancora stato individuato (contrariamente a quanto fanno trapelare dal quartier generale della rossa). Frederic Vasseur, nonostante la sponsorizzazione da parte del Ceo di Stellantis Carlos Tavares, continua a non convincere del tutto John Elkann, mentre gli altri nomi in cima alla lista del Cavallino si sono via via defilati con Christian Horner che ha rifiutato l'offerta perché deciso a restare in Red Bull, Andreas Seidl che ha detto no e Ross Brown che ha deciso di godersi la meritata pensione dopo gli anni nel management del Circus.
Anche guardando fuori dalla Formula 1 l'uomo giusto per sostituire Binotto non è stato ancora trovato. E così anche in questo caso salgono le probabilità di una soluzione interna con l'attuale Racing Director Laurent Mekies, l'attuale responsabile del reparto GT Antonello Coletta e l'attuale Executive Race Manager, nonché erede della storica famiglia da sempre legata al Cavallino fin dai tempi del Drake, Jonathan Giacobazzi.
Al momento dunque ci sono tanti candidati ma ancora nessuna decisione presa. Un indizio però a riguardo potrebbe arrivare dall'ultima scelta fatta dalla società. Secondo quanto appreso da Fanpage.it infatti, nonostante il dimissionario Mattia Binotto sia ancora formalmente e operativamente in carica fino alla fine dell'anno, non sarà lui a rappresentare la Ferrari né nell'imminente Consiglio Mondiale né durante Galà di fine stagione della FIA.
Durante l'assemblea federale che si terrà mercoledì 7 dicembre a Bologna e che delibererà le decisioni della F1 Commission a perorare la causa della scuderia del Cavallino ci sarà Laurent Mekies. Lo stesso francese, che più volte in stagione ha sostituito al muretto Binotto nei weekend di gara in cui è rimasto a Maranello per lavorare sulla monoposto 2023, poi dovrebbe presenziare facendo le veci del team principal anche alla cerimonia di premiazione organizzata dalla stessa Federazione Internazionale che andrà in scena all'Exhibition Hall 29 della Fiera di Bologna il successivo venerdì 9 dicembre.