Sfruttato per fini politici, la rabbia di Leclerc: “Non mi inginocchio, ma non sono razzista”
Charles Leclerc nel giorno del primo Gran Premio della stagione non si è unito a quei piloti che si sono inginocchiati nella lotta contro il razzismo, non lo ha fatto nemmeno nelle gare successive. E ci sono state alcune speculazioni che hanno dato molto fastidio a Leclerc, che sui social si è arrabbiato e non poco contro chi lo ha tacciato di essere razzista.
Su Twitter Leclerc si arrabbia, non sono razzista
Il pilota della Ferrari ha sempre rivendicato la propria libertà di espressione, tra l'altro in una lotta, quella al razzismo, che condivide. Charles è contro ogni forma di discriminazione sociale. Sui social che chi ha scritto che Leclerc è razzista, lui non ne può più di queste accuse e su Twitter ha scritto che giudica disgustose queste parole. Non si è allineato alla battaglia di Hamilton, ma la condivide in pieno:
È veramente triste vedere come qualcuno ancora strumentalizzi le mie parole per ricavarci qualche titolo che mi fa passare come un razzista. Non sono un razzista e odio assolutamente il razzismo. Il razzismo è disgustoso. Smettetela di considerarmi al pari di quelle persone rivoltanti che discriminano gli altri sulla base del colore della pelle, della religione o del genere. Non sono uno di loro e mai lo sarò. Sono sempre stato rispettoso verso tutti e questa dovrebbe essere la normalità al giorno d’oggi. E a chiunque usi la mia immagine per promuovere idee sbagliate, per favore smettetela. Non sono un politico e non voglio essere coinvolto in queste cose.
Leclerc sul podio due volte nel 2020
La Ferrari è partita male, ha una vettura non all'altezza, ma Leclerc con il suo grande talento è riuscito a salire per due volte sul podio. Nella gara inaugurale in Austria il monegasco ha ottenuto il secondo posto, mentre nell'ultimo Gp quello di Silverstone si è piazzato al terzo posto.