Sebastian Vettel attacca la FIA dopo il pericolo corso nel GP della Turchia: “Errore intollerabile”
"Un errore intollerabile": così il pilota della Ferrari Sebastian Vettel ha etichettato la clamorosa svista della Direzione di Gara del GP della Turchia di Formula 1 che nelle qualifiche del sabato ha dato il via al Q2 con una gru ancora in pista.
Il mezzo di recupero era stato inviato sul tracciato dell'Istanbul Park per recuperare la Williams di Nicholas Latifi, arenatasi nella ghiaia in curva 8 nel Q1, ma per dare via al Q2 non si è atteso che la gru lasciasse la pista dando semaforo verde per il secondo parziale con il mezzo ancora davanti alle barriere segnalato con bandiere gialle. Il tutto con un asfalto già scivoloso di suo e reso quasi impraticabile dalla pioggia che stava scendendo sull'Istanbul Park.
Il direttore di gara della FIA Michael Masi ha spiegato in seguito che la situazione era stata suggerita perché il membro della Direzione Gara in pista gli aveva assicurato che la gru sarebbe stata già fuori al momento in cui le auto sarebbero arrivate in quel punto ma si è anche impegnato a rivedere le sue procedure "per ridurre al minimo la probabilità di incidenti simili in futuro".
Non è bastata però questa spiegazione a Sebastian Vettel, nel direttivo dell'associazione piloti di Formula 1 presieduta da Romain Grosjean. Anche perché si tratta del secondo errore consecutivo commesso da Masi e dalla Direzione Gara dopo che nel GP dell'Emilia Romagna aveva permesso ai piloti di sdoppiarsi in regime di Safety Car con gli steward ancora sul tracciato di Imola. E soprattutto per il fatto che la F1 è stata particolarmente attenta alla presenza di gru sul circuito da quando Jules Bianchi è morto per le ferite riportate nella collisione con tale veicolo di recupero durante il Gran Premio del Giappone bagnato nel 2014.
"Siamo tutti esseri umani e gli errori accadono, ma questo errore è intollerabile – ha detto Vettel a riguardo –. Siamo tutti ben consapevoli e sono molto fiducioso che non accadrà più in futuro. Ma sicuramente – ha concluso – ne parleremo e ne sveleremo le ragioni".