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Schumacher operato con le cellule staminali? La notizia non trova conferme

La notizia sulle condizioni di Michael Schumacher ha fatto il giro del web e del mondo in un clic ma non trova conferme. Anzi, è la stessa famiglia a respingere con discrezione le news sull’operazione di rigenerazione con cellule staminali. Oggi 51enne, la vita dell’ex pilota iridato è cambiata il 29 dicembre di sette anni fa, a causa di un grave incidente sugli sci mentre era sulle Alpi francesi, a Meribel.
A cura di Maurizio De Santis
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Michael Schumacher sarà sottoposto a un intervento di rigenerazione con cellule staminali. Falso. La notizia che ha fatto il giro del web e del mondo in un clic non trova conferme. E non è certo la prima volta che accade una cosa del genere in relazione alle condizioni di salute dell'ex pilota, campione del mondo con la Ferrari. Oggi 51enne, la sua vita e quella della famiglia è cambiata il 29 dicembre di sette anni fa, a causa di un grave incidente sugli sci mentre era sulle Alpi francesi, a Meribel. Le cure lo hanno tenuto in vita ma quale sia attualmente il suo stato di salute è solo oggetto di indiscrezioni continue, tentativi di violare la privacy spesso diffondendo news artefatte.

L'ultima in ordine di tempo – che la famiglia ha scelto di non commentare ma ha smentito sia pure non in forma ufficiale – ha riferimento a una presunta operazione che il sette volte pilota iridato avrebbe dovuto subire per la rigenerazione del sistema immunitario. A occuparsene sarebbe stato il luminare Philippe Menasche, definito una sorte di "pioniere" in questa branca della medicina, come scritto inizialmente dal sito Contro Copertina e poi ripreso da molte testate in Italia e all'estero.

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In cosa consisteva questo intervento e come sarebbe stato effettuato? Nonostante tecnica e procedura dell'operazione siano del tutto sconosciute, nell'articolo si supponeva che l'operazione potesse svolgersi attraverso il trasferimento delle cellule staminali dal cuore oppure dal midollo osseo al cervello di Michael Schumacher. Qualcosa del genere divenne oggetto di news anche un anno fa quando, a settembre 2019, si diffuse di nuovo la voce sulla possibile terapia sperimentale.

La famiglia dell'ex campione del mondo e i suoi più stretti collaboratori hanno scelto il riserbo rispetto alla fuga incontrollata di notizie e, mantenendo un basso profilo, hanno respinto ancora una volta e con molta discrezione anche quest'ultima versione dei fatti.

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