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Scandalo a Las Vegas, macchine di F1 mandate in pista alle 3 di notte: in tribuna non c’è nessuno

Spettacolo incredibile e indegno a Las Vegas, dove le vetture di Formula 1 sono state mandate in pista per la seconda sessione di prove libere del Gran Premio in piena notte. Le FP2 sono iniziate alle 2,30 e finiranno addirittura alle 4 locali. Pubblico mandato a casa dagli organizzatori, tribune vuote: uno scandalo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Cose mai viste in Formula 1, nel primo giorno del weekend dedicato al Gran Premio di Las Vegas: dopo che la prima sessione di prove libere era stata interrotta dopo appena una decina di minuti per via di un tombino scoperchiatosi in mezzo alla pista – contro il quale erano finite con gravi danni la Ferrari di Carlos Sainz e l'Alpine di Esteban Ocon – la seconda sessione è stata posticipata più volte, fino a prendere inizio alle 2,30 di notte locali (le 11,30 del mattino in Italia), con orario della fine prolungato alle 4,00. Mai una vettura di Formula 1 è stata mandata in pista in piena notte: sulle tribune peraltro non c'è neanche un tifoso, vista l'evacuazione delle tribune imposte dagli organizzatori per motivi "logistici".

Lo scandalo dei tombini del circuito cittadino non controllati prima dell'inizio delle prove ha avuto dunque effetti a cascata ulteriormente assurdi, con le FP2 via via ritardate nella notte texana, fino all'attuale via libera. Si andrà avanti peraltro per un'ora e mezza, dunque fino alle 4 mattutine, per compensare i team della eccessiva brevità della prima sessione, in cui quasi tutti i piloti non sono riusciti neanche a far registrare un tempo significativo (Verstappen era a 3 secondi e mezzo dal leader Leclerc, Hamilton addirittura a quasi 8 secondi).

Già criticatissimo alla vigilia come esempio di ‘baracconata in cui la componente sportiva è stata asservita a quella dello spettacolo e del business (gli orari di inizio di prove e Gran Premio in notturna sono uno degli aspetti della vicenda che hanno portato alla surreale situazione di oggi), il GP di Las Vegas ha dimostrato anche carenze gravissime dal punto di vista dell'organizzazione, legittimando tutti i timori sulla pericolosità di correre in condizioni in cui la sicurezza non è il valore posto al primo posto.

Per cercare di recuperare, ecco dunque il mostruoso ritardo delle FP2, dovuto alla messa in sicurezza del circuito da parte dei commissari, con un'attività ispettiva che evidentemente andava fatta prima. Dal che è scaturito che gli organizzatori hanno comunicato soltanto mezzora prima dell'inizio della seconda sessione di prove libere che tutte le aree dedicate ad accogliere i tifosi sarebbero state chiuse, aggiungendo un ulteriore elemento davvero triste a questo pessimo inizio di weekend in Texas. "Non vediamo l'ora di accogliere i tifosi per delle eccitanti FP3 e qualifiche", si chiude la nota dell'organizzazione, che assomiglia a una beffa.

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