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Salta la trattativa Andretti-Sauber: sorridono Alfa Romeo e Ferrari, ma poche chance per Giovinazzi

La trattativa messa in piedi dalla Andretti Motorsport per acquistare la scuderia di Formula 1 Sauber sembra essere saltata definitivamente. La squadra svizzera va avanti con lo stesso assetto. Buone notizie per il main sponsor Alfa Romeo e per la fornitrice di motori Ferrari che rischiavano di perdere un cliente. Salata anche l’approdo di Colton Herta nel team di Hinwil, ma per l’italiano Antonio Giovinazzi la riconferma anche per la stagione 2022 resta sempre molto difficile.
A cura di Michele Mazzeo
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La famiglia Andretti non tornerà in Formula 1. Almeno per il momento. E di certo non lo farà con la Sauber. La lunga trattativa tra la Andretti Motorsport e la Islero Investments AG per acquistare le quote di maggioranza della scuderia F1 marchiata Alfa Romeo e motorizzata dalla Ferrari è infatti saltata. Il team resterà dunque di proprietà di Finn Rausing e l'assetto societario dovrebbe restare invariato rispetto al presente.

Secondo quanto trapela da diverse fonti il motivo dello stop non sarebbe inerente la valutazione economica della quota di maggioranza per la quale le due parti avevano trovato un accordo grazie anche alle garanzie finanziarie offerte dal gruppo assicurativo 1001 che già supporta gli altri programmi sportivi della famiglia Andretti (già presente in IndyCar, Indy Lights, Indy Pro 2000 e Formula E). La rottura sarebbe invece arrivata a causa dei progetti a lungo termine dell'Andretti Motorsport interessata alla Sauber soltanto per quel che riguarda la Formula 1 mentre Rausing cerca un successore che porti avanti tutti i programmi sportivi intrapresi in questi anni dalla squadra corse fondata da Peter Sauber nel 2002.

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A testimonianza di una trattativa ormai saltata definitivamente, il fatto che Colton Herta, il pupillo di Andretti che avrebbe dovuto sostituire Antonio Giovinazzi al fianco di Valtteri Bottas dalla prossima stagione, ha visto fermarsi il suo percorso di inserimento nel team di Hinwill: dopo aver fatto un test segreto al simulatore per provare la nuova vettura Sauber del 2022, il giovanissimo pilota statunitense avrebbe dovuto debuttare in pista in Formula 1 con la squadra elvetica prendendo il posto di Kimi Raikkonen nella prima sessione di prove libere dello scorso GP degli Stati Uniti, ma così non è stato.

Se da un lato c'è chi è dispiaciuto per il mancato ritorno degli Andretti in Formula 1, dall'altro c'è chi invece sorride per il mancato accordo con la Sauber. È il caso dello sponsor Alfa Romeo e del fornitore di motori Ferrari. L'ingresso di Andretti Motorsport infatti avrebbe portato nuovi sponsor statunitensi al team con Alfa Romeo che sarebbe stata costretta ad alzare le cifre per mantenere il ruolo di main sponsor o, cosa più probabile, lasciare nuovamente il Circus. Inoltre non è un mistero che gli Andretti sono molto legati alla Honda e per tanto, in caso di acquisto della scuderia, avrebbero spinto per farsi motorizzare dalla casa giapponese o da chi ne erediterà il know-how, ossia la Red Bull. A quel punto la casa di Maranello si sarebbe ritrovata con un team clienti in meno che, in epoca di budget cap, vuol dire minori introiti e per tanto minore possibilità di spesa.

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Nonostante ci sia un contendente in meno, ossia il talentino di casa Andretti Colton Herta, dopo il fallimento della trattiva non sembra cambiare molto per l'italiano Antonio Giovinazzi che ormai, come dimostrano gliordini di scuderia non rispettati e i mortificanti team radio del muretto nei suoi confronti andati in scena negli ultimi GP, sembra avere davvero pochissime chance di venire confermato dalla Sauber-Alfa Romeo anche per la prossima stagione. Adesso il favorito per quel sedile torna infatti ad essere il cinese Guanyu Zhou, forte di un grande sostegno economico proveniente dalla Cina, o in alternativa il pilota attualmente in testa alla classifica della Formula 2 Oscar Piastri. Il tutto sempre con l'obiettivo di portare tra due anni in Formula 1 il talento cresciuto nel vivaio Théo Pourchaire, nel rispetto del programma originale messo in piedi prima che gli Andretti provassero a rilevare il team.

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