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Sainz sparisce durante l’ultimo giro del GP Abu Dhabi: la strana strategia della Ferrari fa flop

La Ferrari di Carlos Sainz nell’ultimo giro della gara del GP di Abu Dhabi della Formula 1 2023, per lui compromessa da una pasticciata strategia del muretto della scuderia di Maranello, è stata al centro di un piccolo mistero: è improvvisamente sparita dalla pista non passando sotto la bandiera a scacchi.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel finale di gara dell'ultimo GP del Mondiale di Formula 2023 ad Abu Dhabi la Ferrari non è riuscita a conquistare quel secondo posto nella classifica costruttori, unico obiettivo possibile data una Red Bull stradominante (che ha vinto anche a Yas Marina con il solito Verstappen). Tre punti di vantaggio hanno infatti permesso alla Mercedes di portare a casa il "titolo" di vicecampioni (e incassare circa 9 milioni di euro in più). Il tentativo disperato di Leclerc che ha provato ha sfruttare a suo favore la penalità comminata a Sergio Perez per far perdere una posizione a George Russell non è servito a nulla perché il britannico è riuscito comunque a chiudere al terzo posto e conservare quindi quei tre punti quantomai provvidenziali per la sua squadra.

La mossa geniale di Leclerc, seppur non abbia portato i frutti sperati, ha avuto il merito di nascondere, almeno in parte, il mezzo disastro compiuto dalla Ferrari per quanto riguarda l'altro lato del box dato che nel giro finale l'altra SF-23, quella di Carlos Sainz, è "improvvisamente scomparsa", rinunciando addirittura ad arrivare al traguardo come degna conclusione di una gara condizionata da una discutibilissima strategia.

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Già, perché il piano di gara dello spagnolo, partito 16° con gomme hard, è stato del tutto improvvisato. Si è scattati dalla griglia con l'idea di effettuare una sola sosta ma il poco grip e il passo non esaltante hanno fatto virare verso una strategia a due pit-stop. Lo si è fatto però senza tenersi la possibilità di tornare indietro e, soprattutto, senza tenere conto di quanto aveva appena fatto il suo compagno di squadra con Leclerc, partito con gomme medie a pieno carico di benzina, che aveva tenuto il ritmo dei migliori allungando più di tutti il primo stint con quella mescola fermandosi ai box al 18° giro.

Durante la sosta arrivata nel corso della 24ª tornata infatti a Carlos Sainz è stato montato un nuovo set di gomme hard (quelle che non avevano funzionato nello stint precedente) anziché le medie che invece avevano performato ottimamente sulla vettura del compagno di squadra. Ma, nonostante ciò, lo spagnolo riesce comunque a risalire le posizioni entrando in zona punti. Tra il 40° e il 42° giro c'è la possibilità di effettuare il secondo pit-stop e sfruttare il vantaggio della mescola (la media) rispetto alla maggior parte dei suoi diretti concorrenti per tornate in lotta per la zona punti nel finale di gara (e con Hamilton che ha chiuso in ottava posizione alla bandiera questo poteva avere un impatto importante sulla lotta per il secondo posto nella classifica costruttori).

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Ma all'inizio del 40° giro (con ancora 19 tornate del circuito di Yas Marina da effettuare) il muretto della Ferrari ha già deciso che tutto era perso e che l'unica speranza di rimettere in sesto una gara già compromessa fosse quella che arrivasse una safety car. È l'ingegnere di pista Riccardo Adami a comunicarlo a Sainz in radio con un messaggio che non lascia spazio a dubbi: "Vai lungo il più possibile. Aspettiamo una safety car e pittiamo per le medie".

A quel punto lo spagnolo esegue gli ordini aspettando una safety car che non arriverà mai e, con gomme non performanti e per di più ormai usurate, è costretto a dimenarsi in pista perdendo sempre più terreno dalla zona punti. Resta però ancora da fare il pit-stop per smarcare la seconda mescola (come impone il regolamento), cosa che avviene a due giri dal termine proprio mentre Leclerc davanti sta dando fondo a tutte le proprie abilità da stratega per tentare, senza successo, di far perdere la posizione a Russell e regalare quindi alla Ferrari il secondo posto nel Mondiale Costruttori.

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Ma la disastrosa gara di Carlos Sainz ad Abu Dhabi deve ancora vivere il suo atto finale: nel giro finale infatti la sua SF-23 sparisce improvvisamente dai radar senza passare sotto la bandiera a scacchi. Cosa è successo? La Ferrari lo ha richiamato ai box per ritirare la vettura mettendo così fine anticipatamente all'agonia del madrileno.

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