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Sainz smentito da un team radio dopo il GP Giappone: la strategia della Ferrari era diversa

Al termine della gara del GP del Giappone della Formula 1 2023 il pilota della Ferrari Carlos Sainz si è lamentato di esser stato sacrificato nel finale per favorire il compagno di squadra Charles Leclerc: un team radio smentisce però la versione dello spagnolo e svela chi è stato a prendere la decisione che gli è costata la posizione su Hamilton.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP del Giappone della Formula 1 2023 non ha riservato grandi soddisfazioni a Carlos Sainz che vi arrivava forte della brillante prestazione di Singapore dove aveva ottenuto la prima vittoria stagionale della Ferrari. Nella gara di Suzuka lo spagnolo, oltre che da un Verstappen tornato dominante con la sua Red Bull, è stato costantemente più lento delle McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri nonché del compagno di squadra Charles Leclerc che si è classificato al quarto posto alla bandiera a scacchi pur essendo convinto fino all'ultimo giro di salire sul podio.

Il madrileno ha chiuso la corsa sul circuito nipponico al sesto posto essendo stato preceduto anche dalla Mercedes di Lewis Hamilton che ha approfittato di un undercut durante gli ultimi pit-stop per sopravanzarlo. Ed è proprio da questo ultimo episodio che trae origine lo sfogo post-gara dell'alfiere della scuderia di Maranello che, analizzando quanto avvenuto in pista a Suzuka, ha affermato di essere stato sacrificato dalla Ferrari per consolidare la quarta posizione del compagno di squadra: "Peccato per l'ultima sosta che mi è costata la posizione perché eravamo quattro secondi davanti e siamo usciti otto secondi dietro, quindi dobbiamo vedere cosa si poteva fare. Alla fine hanno fatto la sosta con Charles per assicurarsi la posizione, mentre io sono stato un po' sacrificato" ha infatti detto Carlos Sainz ai microfoni di Sky Sport al termine del GP del Giappone lasciando intendere che il ritardo nel secondo pit-stop sia stato deciso dal muretto del Cavallino.

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Un'analisi, quella del pilota spagnolo, che cozza però con i dati e soprattutto con un team radio che di fatto smentisce la sua versione dei fatti. Dopo il pit-stop di Hamilton (avvenuto nello stesso giro in cui si è fermato anche Leclerc), Sainz poteva avere il margine per fermarsi al giro successivo e uscire davanti al sette volte campione del mondo: numeri alla mano, spingendo al massimo la sua SF-23 in quella tornata, considerato il giro d'uscita del britannico della Mercedes, con una sosta ai box perfetta poteva tornare in pista davanti alla W14 numero #44 seppur di pochissimo.

Inevitabile che, a questo punto, venga da chiedersi: perché lo spagnolo non è rientrato ai box nella tornata successiva per rispondere al tentativo di undercut di Lewis Hamilton? Dalle parole rilasciate dopo la gara dallo stesso madrileno sembra certo che sia stato il muretto della Ferrari a farlo restare ancora in pista e ritardare la sosta di tre giri facendo sì che da un vantaggio di quattro secondi passasse ad un ritardo di otto secondi rispetto al 38enne di Stevenage. Versione che viene però del tutto smentita dal team radio andato in scena tra lui e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami proprio mentre Leclerc stava effettuando il suo pit-stop ed Hamilton aveva appena imboccato l'ingresso della corsia dei box.

Nel momento in cui dal muretto Ferrari gli viene detto di fermarsi per la sosta con il tradizionale "Box! Box!", lui risponde di non fermarlo qualora fosse in atto un tentativo di undercut da parte di Hamilton ("Se Lewis fa undercut, meglio puntare su offset di gomma" sono state difatti le parole di Carlos Sainz). Posto che la strategia suggerita dallo spagnolo poteva anche essere corretta (qualora pensassero di non avere margine per uscire davanti), è evidente che questo scambio in radio certifica il fatto che a prendere la decisione di ritardare di tre giri il pit-stop (ritardo che gli ha fatto perdere il quinto posto) sia stato il madrileno e smentisca di fatto la sua versione offerta nelle interviste post-gara in cui appare invece come sacrificato dalla Ferrari per favorire Leclerc.

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