Sainz si tradisce sul budget cap Ferrari, smentito Binotto: spesa imprevista, Red Bull ha ragione
Alla vigilia del sesto gran premio del Mondiale di Formula 1 2022 la situazione sembra ormai definita con Ferrari e Red Bull come antagoniste designate a giocarsi i titoli iridati piloti (con la sfida tra Leclerc e Verstappen) e costruttori. A decidere sarà la pista e gli sviluppi che le due scuderie riusciranno a portare alle vetture a stagione in corso (a Barcellona anche la squadra di Maranello porterà il primo pacchetto di aggiornamenti, come fatto in precedenza dal team austriaco).
Con due monoposto molto vicine tra loro a livello di prestazioni dunque a giocare un ruolo decisivo sarà anche il budget cap con la Red Bull che finora sembrava aver speso molto di più rispetto alla Ferrari che quindi avrebbe avuto un vantaggio nel prosieguo del campionato. A sottolineare ciò era stato il team principal del Cavallino Mattia Binotto al termine del GP di Miami: "Monitoriamo sempre le novità che la Red Bull apporta ad ogni gara e sappiamo quindi quanto hanno già modificato. Facendo una stima, ad oggi, hanno speso decisamente più di noi" aveva infatti detto il numero uno della squadra corse di Maranello dopo la gara statunitense vinta da Verstappen.
A queste dichiarazioni era subito arrivata la risposta da parte della Red Bull con il superconsulente Helmut Marko che messo in dubbio quanto affermato da Binotto ricordando come anche gli incidenti gravino sul budget cap: "È un nonsense – ha infatti dichiarato l'austriaco a motorsport-total.com – perché non credo che la nostra posizione sia significativamente diversa rispetto a quella della Ferrari, sul piano delle spese già effettuate. Nello specifico – ha poi proseguito Marko – mi chiedo che effetti abbiano avuto sul loro budget gli svariati incidenti di Carlos Sainz. Non può essere stata una situazione così economica da fronteggiare".
Tutto lasciava pensare ad un gioco delle parti in cui i due rivali cercavano di nascondere le proprie carte puntando i riflettori sulle spese sostenute dagli avversari, ma l'involontaria ammissione fatta da Carlos Sainz alla vigilia del GP di Spagna sembra smentire in qualche maniera le parole del suo team principal e confermare la tesi di Helmut Marko seminando di fatto preoccupazione tra i tifosi della Ferrari.
Parlando del suo incidente a Miami durante le prove libere 2, lo spagnolo ha infatti rivelato che il telaio della sua F1-75 è stato pesantemente danneggiato: "Credo che a questo punto dovrebbero darci una solida spiegazione del perché queste barriere in Tecpro non erano a protezione di quella curva. Alla fine il bilancio è stato di due piloti col collo dolorante e due telai seriamente danneggiati (il suo e quello dell'Alpine di Ocon, ndr)".
In un quadro di risparmi forzati infatti, l'incubo peggiore per un team di Formula 1 è proprio quello di dover sostituire un intero telaio. La spesa difatti supera abbondantemente il milione di euro, cifra che verrà detratta dal budget programmato dalla Ferrari per gli sviluppi di altre aree della macchina.