Sainz punito con una multa a Suzuka nonostante il mal di stomaco: vittima di una norma inflessibile

Carlos Sainz ha vissuto una week-end difficile in Giappone, culminato con il 14° posto nel Gran Premio vinto da Max Verstappen e una sanzione da parte della FIA che è stata inflessibile nei suoi confronti perché non sono tollerate eccezioni rispetto a un protocollo molto rigido. Gli è ha sì concesso una leggera attenuante ma non ha voluto sentire ragioni e gli ha comminato una multa salata.
Anzi, gli è andata anche bene perché l'importo poteva essere più oneroso se non gli fosse stata riconosciuta l'eccezione dell'improvvisa indisposizione. L'ammontare dell'ammenda è di 20 mila euro, di cui 10 mila da pagare subito mentre la parte restante viene abbuonata con pena sospesa a patto che un'infrazione del genere non si verifichi di nuovo entro i prossimi 12 mesi.
Sainz multato a Suzuka: cosa dice l'articolo 19.4 b)
Il pilota spagnolo ha violato il regolamento sportivo ma cosa ha fatto? Ha trasgredito quanto indicato all'articolo 19.4 b): non era al suo posto al momento della cerimonia dell'inno nazionale. Si è seduto in ritardo perché era andato dal medico a causa di un mal di stomaco. Una giustificazione, confermata anche dal dottore che gli ha curato il disturbo e lo ha messo in condizione di partecipare alla corsa, che agli steward non è bastata per evitare la sanzione. La nota ufficiale da parte della FIA spiega tutto, compresa la piccola indulgenza accordata.

"Durante il briefing di venerdì è stato ricordato a tutti i piloti l'obbligo di essere al loto posto entro l'orario prescritto dal regolamento e la necessità di mostrare rispetto per l'inno del paese ospitante – si legge nel documento della Federazione, che si affretta a precisare come Sainz abbia ugualmente beneficiato di uno sconto sull'ammenda -. Si noti che le linee guida sulle sanzioni prescritte nell'Appendice B del Codice sportivo internazionale della FIA, elencano una sanzione per questa infrazione di € 60.000. Tuttavia, a titolo di attenuante, il pilota ha dichiarato che poco prima dell'inno, ha avvertito un fastidio dovuto a un problema allo stomaco che ha ritardato la sua apparizione in griglia. Ciò è stato verificato dal dott. Messina di Med-Ex che ha confermato il problema e ha dichiarato di aver fornito farmaci appropriati al pilota".

Le motivazioni: "Il rispetto dell'inno è priorità assoluta"
La seconda parte del comunicato chiarisce perché non può essere tollerata assenza al momento dell'esecuzione dell'inno nazionale, anche al netto di comprovati motivi di salute. "Mostrare rispetto per l'inno nazionale – si legge ancora nella nota – è una priorità assoluta e tutte le parti devono tenerne conto in sede di pianificazione così da essere regolarmente in posizione per l'inno entro il tempo richiesto".
Non è la prima volta che la FIA adotta sanzioni di questo tipo, ce n'è una abbastanza recente che risale al 2024, in occasione del Gran Premio in Canada. Allora a essere multato fu Yuki Tsunoda, che prese 10 mila euro di ammenda perché il suo posto era vacante mentre risuonava l'inno del Paese ospitante.