Sainz geniale a Singapore, la diabolica strategia che sorprende la Ferrari: “L’ho fatto apposta”
La Ferrari brilla nel GP di Singapore conquistando con Carlos Sainz la prima vittoria in questo Mondiale di Formula 1 2023 mettendo fine al dominio Red Bull che aveva fin qui vinto tutte le gare della stagione. Un successo, quello dello spagnolo, arrivato al termine di una corsa concitata e, soprattuto, di un finale thrilling in cui le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton hanno messo a serio rischio il successo del ferrarista con un azzardato doppio pit-stop in regime di virtual safety car per tornare in pista con gomme medie nuove per gli ultimi giri contro le gomme dure usurate del madrileno e dell'alfiere McLaren Lando Norris che si trovava in seconda posizione. Mentre Leclerc con l'altra SF-23 ha chiuso in quarta posizione dopo aver aiutato il compagno di squadra ed essere poi stato sfortunato al momento della prima Safety Car (delusione che ha mostrato nel team radio a fine gara).
Solo una diabolica strategia messa in atto da Sainz nel finale di gara ha però evitato quella che sarebbe stata una clamorosa beffa. Una strategia che con freddezza e arguzia, il 29enne di Madrid ha architettato tenendo all'oscuro anche il muretto della Ferrari rimasto inizialmente spiazzato dalla geniale mossa dello spagnolo. Nel momento in cui le due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton erano ormai vicinissime alla coppia di testa, il pilota della scuderia di Maranello ha infatti improvvisamente ridotto il suo ritmo facendo così avvicinare il trenino degli inseguitori creando preoccupazione tra gli uomini del Cavallino che gli chiedevano invece di aumentare l'andatura per tentare di staccarli.
Nel momento in cui Russell è arrivato in zona DRS rispetto a Norris con quest'ultimo staccato di soli otto decimi dalla SF-23 numero #55, il suo ingegnere di pista Riccardo Adami gli ha infatti comunicato con preoccupazione la situazione alle sue spalle venendo però spiazzato dalla risposta di Carlos Sainz che ha rivelato di aver ridotto volontariamente il proprio ritmo: "It's on purpose" ("L'ho fatto apposta") ha infatti detto lo spagnolo svelando così il suo piano anche al muretto della scuderia di Maranello.
Sapendo che se Russell e Hamilton avrebbero superato Norris, le sue chance di vittoria si sarebbero ridotte al lumicino data la differenza di passo dovuta alle differenti mescole delle gomme montate sulle rispettive auto, Carlos Sainz ha deciso di difendersi aiutando il suo più immediato inseguitore concedendogli quindi la possibilità di utilizzare il DRS per resistere agli inevitabili attacchi che i due alfieri Mercedes avrebbero sferrato nelle ultime tornate di gara. E così, ogni qualvolta la McLaren del britannico era impegnata nel duello con Russell e inevitabilmente perdeva terreno dalla Ferrari del madrileno, quest'ultimo l'aspettava per far sì che tornasse ad avere un distacco inferiore al secondo per avere nuovamente la possibilità di utilizzare l'ala mobile per il successivo attacco del pilota Mercedes. Una strategia tanto geniale quanto rischiosa dunque quella che ha permesso a Carlos Sainz di passare per primo sotto la bandiera a scacchi e regalare la prima vittoria stagionale alla Ferrari, una strategia che ha mandato invece in tilt George Russell che preso dalla concitazione del momento nelle ultime curve prima del traguardo ha commesso un errore finendo contro il muro e mettendo fine anticipatamente alla sua corsa concedendo qualche curva di relativa tranquillità a Norris e soprattutto al trionfatore di Singapore Sainz.