Sainz e Verstappen, storia di un rapporto complicato alla Toro Rosso: “L’ambiente era tossico”
La stagione 2015 della Formula 1 è stata dominata in modo assoluto dalla Mercedes, che ha conquistato il titolo Costruttori e quello piloti con Hamilton. Ma quel campionato è passato alla storia pure per l'esordio nel circus di Max Verstappen e Carlos Sainz, due figli d'arte, con alle spalle due storie differenti e anche due papà, in modo differente, ingombranti. L'olandese era minorenne, lo spagnolo aveva tanta voglia di fare e sapeva bene di non essere il ‘prescelto'. Tra i due ci furono diverse tensioni che portarono il team a fare una scelta. Si tenne Max e andò via Sainz. Helmut Marko a distanza di anni ha parlato del rapporto tra i due.
La Toro Rosso, che nel frattempo è diventata Alpha Tauri, per anni è stato una sorta di junior team della Red Bull, che ha fatto sbocciare lì diversi piloti. Nella stessa annata hanno fatto coppia due dei migliori piloti oggi in circolazione. Il pluricampione Verstappen e Sainz, uno dei due piloti Ferrari. Chiaramente entrambi volevano mostrare il loro valore, avevano bisogno di crescere e di fare esperienza e più di una volta sono finiti in contrasto. Di questo ne aveva parlato anche nel podcast della Formula 1 Beyond the Grid l'allora team principal Franz Tost: "Com’era il rapporto tra Max e Carlos? C’era frizione tra i due. Poi i padri, sai, un padre da un lato e uno dall’altro, era interessante da osservare per me, mi piaceva".
Tost ne ha parlato candidamente, lo scorso novembre, d'altronde sono passati tanti anni, e ha posto l'attenzione sui due papà, e sul diverso modo di essere. Ma sull'argomento è tornato anche Helmut Marko, potente consulente della Red Bull fresco di prolungamento di contratto, e pur elogiando il pilota Ferrari ha confermato l'ambiente complicato tra i due piloti: "Sainz è senza dubbio un grande pilota. Alla Toro Rosso era quasi alla pari con Max. Purtroppo ha avuto la sfortuna di avere Verstappen come compagno di squadra. L'atmosfera tra loro era abbastanza tossica. Come eravamo messi allora non vedevo un modo per tenerlo con noi. Quindi Carlos è passato alla Renault, poi alla McLaren e la Ferrari. Sainz era quasi allo stesso livello di Max, quasi. Ma quando abbiamo dovuto scegliere tra Max e Carlos era chiaro cosa dovevamo fare".
Il dottor Marko, come dicitura della Formula 1, già nei mesi scorsi aveva parlato di quella stagione, e aveva parlato, come Tost, dei papà di Sainz e Verstappen: "Sainz e Verstappen non hanno creato un clima sereno in Toro Rosso. Da un lato l'astuto politico Carlos Sainz senior, dall'altro l'emotivo Jos Verstappen. A volte le cose si facevano complicate. Con la promozione di Max è come se avessimo scatenato il putiferio. Il papà di Sainz si era ovviamente offeso a morte. Internamente a volte dovevamo prendere decisioni dure, anche se all'esterno sembrava regnasse l'armonia".