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Sainz e Leclerc frenati in Qatar dall’ordine del muretto Ferrari: “Non spingete mai”

Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno concluso solo in settima e ottava posizione il GP del Qatar di Formula 1. Dietro questo risultato non esaltante c’è un ordine impartito dal muretto della Ferrari già dal via della gara di Losail. Rivelato poi dal team principal Mattia Binotto.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo essersi distinta come terza forza in griglia in tutta la seconda parte del Mondiale di Formula 1 2021, il risultato ottenuto dalla Ferrari nel GP del Qatar non può di certo far felice i suoi tifosi con Carlos Sainz e Charles Leclerc, doppiati dal vincitore Lewis Hamilton, che hanno concluso soltanto in settima e ottava posizione. Sulla pista di Losail entrambi i piloti del Cavallino sono apparsi in difficoltà tanto che, oltre a Mercedes e Red Bull, si sono visti sopravanzare sia dalle Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon che dall'Aston Martin di Lance Stroll (con anche l'Alpha Tauri di Pierre Gasly e la McLaren di Lando Norris a precederle per lunghi tratti della gara).

Sembra esserci però una spiegazione alla prestazione non esaltante fornita dai due piloti della casa di Maranello nel primo Gran Premio del Qatar della storia della Formula 1. A frenare l'impeto di Carlos Sainz e Charles Leclerc è stato infatti l'ordine impartito dal muretto già prima del via della corsa di non spingere mai la SF21 al limite per provare a risalire il gruppo e guadagnare posizioni. A rivelarlo, al termine della gara, è stato il team principal Mattia Binotto che ha spiegato che questa richiesta era dovuta alla paura di non riuscire altrimenti ad effettuare una strategia ad una sola sosta:

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"Fin dal primo giro abbiamo chiesto ai piloti di non spingere mai, per tentare di fare un solo pit stop, quindi loro si sono proprio trattenuti alla guida. Abbiamo spinto solo gli ultimi dieci giri, quando avevamo la certezza di poter arrivare in fondo con la gomma – ha detto infatti il numero uno del muretto Ferrari al termine del GP del Qatar –. E devo dire che ha funzionato, soprattutto se si guarda ad altri che hanno spinto quando magari non serviva e poi hanno bucato. Quindi merito alla squadra che ha saputo gestire le gomme" ha poi aggiunto Binotto apparso soddisfatto di aver limitato i danni.

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Lo stesso team principal ha poi rivelato che il doppio pit-stop (con Sainz e Leclerc che sono rientrati ai box per il cambio-gomme nello stesso giro) non era una strategia pianificata bensì frutto di un errore di comunicazione con Sainz, ammettendo anche che questo è probabilmente costato una posizione al traguardo allo spagnolo: "Peccato per il pit stop doppio, perché c’è stato un problema di comunicazione con Sainz. Altrimenti avrebbe potuto rientrare davanti a Stroll e fare un risultato migliore alla fine. Comunque direi bene dal punto di vista dell’affidabilità in queste ultime gare. Quello che manca adesso sarà una macchina migliore per poter competere per altre posizioni" ha quindi concluso Mattia Binotto fiducioso di quanto visto in pista a Losail e in vista della prossima stagione.

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