Sainz arriva per il pit stop ma la Ferrari dimentica una gomma! Gara rovinata nel GP d’Olanda
Incredibile e tragicomico. È quel che accade ai box della Ferrari al momento del rientro di Carlos Sainz durante il Gran Premio d'Olanda. Il suo pit-stop dura 12,7 secondi. Un'eternità. Il motivo? I meccanici avevano dimenticato una gomma. O meglio, c'era anche ma era quella sbagliata. "Oh… Dio mio!", esclama il pilota spagnolo irritato, stupito, incavolato abbastanza da credere di trovarsi in brutto sogno e che, no, il suo staff non avrebbe mai potuto commettere un errore di quel tipo. Grottesco. Da dilettanti. Autolesionista. Invece, è l'amara realtà dei fatti.
La posteriore sinistra non era pronta. Il meccanico responsabile ha infatti utilizzato una mescola dura al posto di quella media prevista per il pit stop. "Oh… Dio mio!", urla infastidito Sainz impugnando con rabbia la cloche della vettura: era in terza posizione quando ha scelto di anticipare il rientro ai box al quindicesimo giro. Chiaro l'intento: giocare d'anticipo rispetto alla strategia degli avversari. ma quel che sembrava una mossa opinabile s'è trasformato in un disastro. L'effetto, oltre alla figuraccia (l'ennesima), è stato tremendo: ingolfato nel traffico in uscita dalla pit-lane, è scivolato all'undicesimo posto.
Com'è mai possibile che accadano cose del genere? Il Team Principal del Cavallino, Binotto, ha provato anche a dare una spiegazione a caldo per quel pasticcio: ha ammesso che dal muretto hanno richiamato l'iberico ai box all’ultimo secondo ecco perché lo pneumatico s'era ‘perso'. Un messaggio che, evidentemente, non è stato trasmesso immediatamente al gruppo, preso alla sprovvista e costretto a rimediare in tutta fretta con quel che ne è conseguito in termini di immagine e di resa su pista.
"Si è trattato di un semplice pasticcio – ha ammesso Binotto –. La chiamata è arrivata all’ultima curva e i meccanici non hanno avuto il tempo materiale per prendere le gomme. Volevamo reagire alla mossa di Hamilton, ma era semplicemente troppo tardi".
La descrizione dell'incidente è surreale. La Legge di Murphy è stata implacabile ancora una volta con la Scuderia di Maranello: se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno la farà in quel modo. E così è stato… la quarta delle quattro gomme contrassegnate con il colore giallo (mescola media) non era stata preparata per il montaggio.
La corsa affannosa all'interno del paddock per recuperarla ha reso tutto più pazzesco, compromettendo la gara dello spagnolo. Non è l'unico episodio legato al quel frangente a rendere la situazione in sé ridicola: nel ripartire dalla propria postazione, Perez (che era alle spalle del ferrarista) ha calpestato una delle ‘pistole' usate dai meccanici per il cambio pneumatici.