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Sabotata gara motociclistica su strada: girate le frecce, concorrenti dispersi nella notte al gelo

Sfiorato il dramma in Francia, a causa del sabotaggio di una gara di Enduro: spostate le frecce che indicavano la direzione da prendere, gli ultimi concorrenti trovati nella notta in condizioni di ipotermia. Il bilancio è di due feriti.
A cura di Paolo Fiorenza
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È una brutta storia, con ancora tanti punti interrogativi e fortunatamente un finale meno drammatico di quello che avrebbe potuto essere, con soli due feriti. Una gara di enduro – le corse motociclistiche che si svolgono non in un circuito ma su strade accidentate, per lo più sterrato – è stata sabotata in maniera pesante, arrivando a far disperdere nella notte i concorrenti, finiti in luoghi sconosciuti, parecchi di loro anche in stato di ipotermia.

È accaduto in Francia nello scorso fine settimana: il sabotaggio è stato messo in atto tramite la manomissione dei segnali di direzione posti sul percorso, che sono stati girati per indirizzare i motociclisti da tutt'altre parti. "Siamo stati fortunati a non trovare una persona morta", spiega Boris Labrousse, l'organizzatore dell'En'Duo du Limousin, una gara che copre 150 km su sentieri nel sud della Creuse (una regione nel cuore della Francia) e che ha visto alla partenza 400 piloti. Sabato la competizione è stata drammaticamente interrotta quando ci si è resi conto di cosa stava accadendo.

Un concorrente di una gara di enduro: i percorsi sono per lo più accidentati
Un concorrente di una gara di enduro: i percorsi sono per lo più accidentati

"A un certo punto avevamo una freccia che ci indicava di andare destra, ma poi lungo la strada non c'era niente per cinque o dieci chilometri. Abbiamo incontrato altri equipaggi che si erano persi", è la testimonianza di un concorrente. "Fin da da venerdì avevamo notato un sabotaggio sulla logistica con diversi cavi tagliati – racconta l'organizzatore – Poi sabato pomeriggio sono state mosse diverse frecce per indirizzare i piloti. È diventato subito un disastro, perché si sono persi". A quel punto la gara è stata interrotta per far partire le ricerche, protrattesi fino a tarda ora. Gli ultimi partecipanti sono stati trovati poco dopo la mezzanotte di sabato: a molti di loro è stata diagnosticata l'ipotermia, con un bilancio finale di due feriti lievi.

Una possibile pista circa i responsabili, al momento ancora ignoti, porta agli attivisti in difesa dell'ambiente. Da diversi giorni infatti l'En'Duo du Limousin è oggetto di critiche da parte di alcuni ambientalisti locali, che tuttavia negano qualsiasi coinvolgimento nel sabotaggio del percorso. "Non ci sono state azioni da parte nostra, preferiamo opporci a volti scoperti, come possono vedere in tutto il mondo in questo momento", ha replicato uno di loro, Jean-Paul Gaulier. Secondo lui, "il percorso della gara porterà alla distruzione delle aree e delle zone umide classificate Natura 2000, compresa quella della sorgente del Thaurion (un fiume della Creuse, ndr)".

Gli ambientalisti sabato avevano fatto qualcosa, ma alla luce del sole e soprattutto senza alcun pericolo per i concorrenti della gara. Gaulier e un'altra ventina di manifestanti avevano bloccato, esponendo uno striscione, una parte del percorso della prova di enduro, il cui tracciato peraltro era stato precedentemente autorizzato dalla prefettura locale. Da parte sua, l'organizzatore della gara ha dichiarato di voler sporgere denuncia, dopo essersi consultato con la Federazione motociclistica francese. "Vogliamo arrivare alla fine di questa storia. E sappiamo benissimo che in questo movimento ambientalista c'è chi si mostra e chi non si mostra", ha dichiarato Boris Labrousse.

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