Rossi vede “strano” il rinnovo di Marquez: “Avrà avuto le sue buone ragioni”, forse 100 milioni
Se fino a quest’anno era il più pagato della MotoGP, dal 2021 – salvo clamorosi colpi di scena – sarà davvero impossibile battere il suo stipendio: parliamo di Marc Marquez che, prima ancora del via del campionato 2020, ha firmato con HRC per altri quattro anni. Vale a dire che, fino al 2024, lo spagnolo difenderà i colori della Casa di Tokyo, toccando quota 12 stagioni consecutive sulla RC213V con cui ha già vinto sei Mondiali sui sette disputati. Ma lasciando da parte quello che è il suo tabellino di marcia e i traguardi che potrà raggiungere in futuro, a sorprendere è stata durata stessa del contratto: Marc sarà legato alla Honda fino a quando avrà 31 anni e sarà nel pieno della sua maturità agonistica.
Rossi: "Marquez avrà avuto le sue buone ragioni". Forse 100 milioni
A vedere insolita la durata del suo rinnovo (mai nessun pilota della MotoGP ha firmato per un periodo così lungo), anche Valentino Rossi che, nel bel mezzo dei test pre-campionato in Qatar, ha detto la sua sui quattro anni di rinnovo dello spagnolo. “Ha deciso di rimanere in Honda. Per quattro anni è un po’ strano – ragiona il pesarese – . Ma se ha deciso così, avrà avuto le sue buone ragioni”. Forse 100 milioni di euro in quattro anni, vale a dire 25 milioni a stagione. Motivi dunque economici che la Honda ha dovuto assecondare per non rischiare di perdere il suo campione. Sicuro di avere saldamente in mano le sorti della Honda, Marquez non avrebbe concesso sconti, determinato a chiedere tutto quello di cui ha bisogno. Lo conferma l’ingaggio del fratello Alex come suo compagno di squadra e lo sottolineano le indiscrezioni che circolano nel paddock. Al centro della trattativa per il rinnovo, l’importante ritocco all’insù dell’ingaggio rispetto agli attuali 15-18 milioni a stagione, senza contare i premi e tutti gli altri proventi da sponsorizzazioni e attività personali.
Cifra record per la MotoGP
Per il motociclismo si tratta dell’assegno più pesante mai staccato da una Casa per un suo pilota, una cifra che stupisce relativamente se si considera che Marquez si è già assicurato tutto quello che c’era da conquistare, frantumando praticamente quasi tutti i record del campionato. Lo spagnolo non sembra però in alcun modo appagato da fama, soldi e risultati, e nel mirino ha già messo i primati che gli mancano all’appello: in primis, i sette titoli in top class di Valentino Rossi che potrebbe eguagliare già quest’anno, puntando così al più grande di tutti i tempi, Giacomo Agostini, che con quello del 1975 ha messo insieme 8 allori in 500. I bersagli più grossi sono rappresentati dai record assoluti di vittorie (122+1) ma soprattutto di Mondiali (15) del grande Ago, che per ora restano lontani. Per batterli, Magic Marc dovrà conquistare ancora 42 vittorie (quest’anno ripartirà da quota 82) mentre per diventare il più titolato della storia non gli basterà comunque correre fino al 2024. Il sorpasso arriverebbe nel 2027, dunque dopo altre tre stagioni, sperando nel frattempo di non lasciare neppure le briciole ai rivali.