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Rossi e l’incidente sfiorato: “Devo una preghiera a qualcuno lassù. Francesca è sotto shock”

Il giorno dopo l’incidente avvenuto sulla pista di Spileberg, in Austria, Valentino Rossi racconta le proprie emozioni: “Ho chiamato la mia fidanzata, Francesca, che era distrutta, ora sentirò mia mamma”. Una frazione di secondo e sarebbe stato investito, spazzato via dalla moto d Morbidelli che fendeva l’aria come una scheggia.
A cura di Maurizio De Santis
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Salvo per miracolo. Il giorno dopo l'incidente nel quale ha rischiato di morire, Valentino Rossi ha davanti agli occhi ancora la sequenza di quegli istanti in cui, per volere del fato o perché lassù qualcuno lo ama e ha impedito una tragedia, s'è visto passare davanti agli occhi la morte. L'ha guardata in faccia mentre lo sfiorava a bordo della moto di Franco Morbidelli. Era lì, a pochi centimetri ma è riuscito a sfuggirle. Pilota da una parte, per il ruzzolone in pista provocato da una manovra azzardata di Zarco, mezzo dall'altra. La carambola è stata terribile, come mostrato dalle immagini e dai replay registrati anche dalla camera montata a bordo del veicolo del "dottore". Una frazione di secondo e sarebbe stato investito, spazzato via dalla moto che fendeva l'aria come una scheggia, disseminando detriti e parti meccaniche sull'asfalto.

È stato spaventoso, terrificante, pericoloso – ha ammesso Valentino Rossi nell'intervista a gpone.com -. La moto di Franco mi è passata davanti così velocemente che non l’ho nemmeno vista, ero più preoccupato di quella di Zarco. Mi ha detto che non lo ha fatto apposta ma se freni davanti a un altro pilota a 300 all’ora può succedere di tutto…

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Paura, rabbia, nervosismo: quanto accaduto ha scosso Rossi fin dentro l'anima. I suoi tifosi in Rete hanno perfino fantasticato sull'amicizia col "Sic" e su come lo stesso Simoncelli gli abbia fatto da santo protettore. Secondo la leggenda dei social, il benefattore che gli ha permesso di scansare la morte è stato proprio l'ex pilota morto in pista in circostanze tragiche. Da pelle d'oca. Da brivido lungo la schiena. Da perderci la testa mentre il cuore ti sbatte in petto. Più ci pensa e più sta male. Il campione del mondo non lo nasconde.

Devo fare una preghiera a qualcuno, a chi decide lassù… Ho chiamato la mia fidanzata, Francesca, che era distrutta, ora sentirò mia mamma. Ora provo semplicemente a non pensarci, ma non è facile farlo neanche ora.

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