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Rivoluzione in Formula 1, cambiano le gomme a Mondiale in corso: le macchine vanno troppo veloce

La FIA ha dato il via libera per un rivoluzionario cambiamento a Mondiale di Formula 1 2023 in corso: dal GP di Silverstone saranno introdotte delle gomme slick più resistenti che andranno ad influire sul degrado degli pneumatici in gara. La modifica è stata approvata per una questione di sicurezza data che nelle prime gare della stagione le monoposto si sono rivelate molto più veloci di quanto era emerso dalle simulazioni pre-campionato.
A cura di Michele Mazzeo
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La Formula 1 si appresta ad un nuovo cambiamento a stagione in corso che potrebbe andare ad influire sulle gerarchie stabilite dalle prime cinque gare del Mondiale di Formula 1 2023. A partire dal Gran Premio della Gran Bretagna, 11° round dei 23 in calendario, infatti cambieranno le gomme a disposizione dei team. La FIA ha difatti dato l'autorizzazione al fornitore unico di pneumatici del Circus, la Pirelli, di introdurre una nuova specifica per le gomme slick (da asciutto), la cui introduzione era invece prevista originariamente per il 2024, che diverranno dunque più resistenti.

In estrema sintesi le mescole rimarranno le stesse (da C0 a C6) mentre a cambiare sarà la costruzione delle gomme che quindi si degraderanno più lentamente rispetto alle attuali. Secondo quanto spiegato dalla stessa Pirelli questa modifica a Mondiale in corso si è resa necessaria a causa delle elevate prestazioni messe in pista dalle attuali monoposto in questo avvio di stagione (basti pensare al fatto che il tempo valso la pole a Miami a Sergio Perez lo scorso weekend è stato di due secondi inferiore rispetto a quello con cui Leclerc si era preso la pole position l'anno prima sullo stesso circuito della Florida).

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Prestazioni della vettura che, sia in termini di velocità che di carico aerodinamico, sono di gran lunga superiori rispetto ai dati di simulazione forniti dai team nel pre-campionato e che dunque hanno creato un problema di sicurezza alla luce del fatto che nel tempo le prestazioni andranno a migliorarsi ulteriormente (anche per quel che concerne il carico aerodinamico) con il lavoro di sviluppo fatto da ogni singolo team.

"Abbiamo visto quante prestazioni in più hanno le vetture 2023 rispetto allo scorso anno durante le gare di apertura di questa stagione, e questo grazie allo straordinario ritmo di sviluppo mostrato da tutti e 10 i team. A Miami, ad esempio, il tempo della pole è stato quasi due secondi più veloce rispetto allo scorso anno, ma lo stesso tipo di progresso è stato visto anche durante le gare – ha difatti spiegato l'Head of Motorsport di Pirelli Mario Isola nel momento in cui è stato ufficializzato il cambio a Mondiale F1 in corso –.

Il lavoro di simulazione di Pirelli è sempre stato finalizzato non solo a fornire un prodotto che raggiunga gli obiettivi di performance specificati dagli stakeholder, ma anche ad anticipare eventuali problemi e reagire tempestivamente – ha quindi proseguito l'italiano –. La nuova specifica contiene materiali che abbiamo già sviluppato per il 2024, che renderanno gli pneumatici più resistenti senza influire su nessuno degli altri parametri tecnici o sul loro comportamento in pista" ha infine chiosato il responsabile di Pirelli in Formula 1.

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Inevitabilmente, come tutti i cambiamenti fatti a Mondiale in corso (si pensi all'impatto della DT39 nella passata stagione), anche questo andrà ad influire sulle prestazioni in pista delle monoposto e potrebbe anche penalizzare qualcuno e favorire qualcun altro. Così, a primo impatto, verrebbe infatti da pensare che con queste nuove gomme "rafforzate" la Red Bull (fin qui unica squadra a gestire senza problemi tutte le mescole) potrebbe perdere il suo vantaggio vedendo livellarsi la velocità di degrado degli pneumatici con i team rivali.

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Dall'altro lato la Ferrari potrebbe invece beneficiarne vedendo risolto il più grande problema che la ha attanagliata in questo suo complicato inizio di stagione, vale a dire l'evidente difficoltà nel gestire il degrado delle gomme con mescole medie e hard soprattuto a serbatoio pieno. Per vedere se questo cambiamento improvviso a Mondiale in corso sovvertirà davvero le gerarchie viste fin qui bisognerà dunque attendere il GP di Silverstone in programma nel weekend del 9 luglio. Solo la pista infatti potrà dire se, ed eventualmente chi, sarà sfavorito o favorito dalle nuove gomme portate dalla Pirelli.

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