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Ritirato al Mugello il numero 46 di Valentino Rossi: “Bello farlo qui… ormai sono vecchio”

Al Mugello si è consumato l’ultimo atto dedicato a Valentino Rossi, con il ritiro ufficiale del numero 46: “Atmosfera speciale, potevo correre ancora un po’… ma ho male a gambe e schiena”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il grande giorno è arrivato, il numero 46 non sarà più consegnato a nessun altro nel Motomondiale da oggi, sabato 28 maggio. Dopo la decisione di ritirarlo per sempre dal circuito delle due ruote, in una cerimonia preparata e consumatasi sul rettilineo del Mugello, alla presenza del presidente FIM Viegas e di Carmelo Ezpelata, è stato consegnato a Valentino Rossi il suo simbolo di gara, il numero 46 che resterà per sempre legato al 9 volte campione del mondo.

Una scelta logistica non trovata a caso ma che racchiude al meglio l'avventura di Rossi che al Mugello ha scritto pagine indimenticabili per la sua storia e quella del mondo delle due ruote: sono nove i successi complessivi conquistati sul tracciato di Scarperia partendo dalla 125 con una vittoria, per passare al successo in 250 e poi ai 7 in MotoGp dove ha dominato in lungo e in largo tra il 2004 e il 2008 vincendo per ben cinque stagioni consecutive.

Il 46 da oggi ufficialmente entra nel mito assoluto del motociclismo, sarà per sempre legato a Valentino, aumentandone l'importanza iconica e del suo valore simbolico. Non una novità assoluta, ma un autentico tributo nei confronti del campione di Tavullia che anche oggi al Mugello è stato osannato dai suoi tantissimi tifosi. Prima del 46 di Rossi erano stati ritirati il 34 di Kevin Schwantz e il 65 di Loris Capirossi insieme ad altri tre numeri (per rispetto di quanto accaduto in pista): il 58 di Marco Simoncelli, il 69 di Nicky Hayden e il 74 di Daijiro Kato. "Bellissimo farlo qui, in questo circuito" ha voluto subito commentare a caldo Valentino Rossi, "grazie a tutti, un'atmosfera fantastica".

Un Valentino Rossi decisamente emozionato, che sente particolarmente il momento e la decisione di donargli questo ulteriore tributo dopo 26 stagioni da protagonista coronate da 9 titoli mondiali e un totale di 115 vittorie: "Qui si respirano momenti unici, come il warm up della domenica mattina" ricorda con un pizzico di nostalgia che non lascia Valentino anche nel momento del massimo riconoscimento: "Peccato… si poteva correre altri 3 o 4 anni, ma ormai mi fanno male le ginocchia e la schiena. Cosa significa? Significa che ormai sono vecchio…"

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