Regolamento F1 infranto 43 volte durante il GP Austria, qualcosa non funziona: “Così è stupido”
Il GP d'Austria della Formula 1 2022 vinto dal pilota della Ferrari Charles Leclerc può segnare un punto di svolta nella lotta per il Mondiale con Max Verstappen e la Red Bull ma anche per quel che riguarda la questione regolamentare. La gara di Spielberg ha difatti fatto segnare un record per quanto riguarda le violazioni del regolamento segnalate dalla Race Direction durante una singola corsa F1.
Nel corso della undicesima gara stagionale, infatti i commissari FIA hanno segnalato ben 43 diverse violazioni dei limiti della pista e hanno inflitto cinque secondi di penalità a quattro piloti (Sebastian Vettel , Pierre Gasly , Lando Norris e Zhou Guanyu) per aver superato il limite massimo delle tre violazioni consentite ad ogni driver. Un vero e proprio record dunque, frutto dell'inasprimento delle regole sui track limits imposte dai nuovi direttori di gara Niels Wittich ed Eduardo Freitas che, per mettere fine al caos creatosi nel corso della passata stagione, hanno deciso di adottare per il campionato 2022 un approccio più rigoroso stabilendo, senza eccezioni, la linea bianca come limite estremo della pista.
Questo cambiamento ha di conseguenza aumentato sensibilmente il numero di violazioni di track limits commesse dai piloti, soprattutto su quei tracciati che, come il Red Bull Ring con Curva 9 e Curva 10, presentano un layout con tratti in cui la linea ideale di corsa costringe le monoposto a sfruttare tutta l'ampiezza della pista. L'applicazione pedissequa del regolamento, che, data la presenza dei sensori, non lascia spazio al minimo errore (la violazione scatta sia se i limiti sono stati superati di un millimetro che di un metro, sia che il pilota ne abbia tratto vantaggio sia che quella manovra lo abbia invece penalizzato), ha quindi portato all'assurdo numero di tempi cancellati durante il GP d'Austria.
Record che, dopo la gara del Red Bull Ring, ha fatto insorgere i piloti di Formula 1 che non hanno risparmiato critiche alla Direzione di Gara FIA e ai Commissari per la gestione dei track limits nel corso dei Gran Premi. Il più critico è stato l'alfiere della McLaren Lando Norris che senza mezzi termini ha bocciato questa applicazione meccanica del regolamento che non tiene conto della situazione: "Ho colpito il salsicciotto in salita perdendo per questo oltre un secondo e vengo anche sanzionato per aver superato i limiti della pista. Mi sembra che sia stato già punito abbastanza avendo perso un secondo. È un po' stupido, in alcuni casi. Vogliamo coerenza nelle decisioni" ha difatti detto il giovane britannico dopo la corsa di Spielberg in aperta polemica con la Direzione di Gara e facendo, probabilmente riferimento a quanto avvenuto durante le qualifiche del venerdì falsate da un intervento tardivo dei Commissari nei confronti di Sergio Perez.
A fare eco a Norris sono arrivate poi le parole del campione del mondo in carica Max Verstappen che al termine ha definito "ridicola" la gestione dei track limits durante il GP d'Austria durante la gara della Formula 1, ma anche in quella della F2 e della F3: "Dall'esterno è facile: ‘Devi solo rimanere all'interno della linea bianca, che sarà mai'. Sembra facilissimo, ma vi assicuro che non lo è, perché quando percorri una curva cieca così veloce e hai un po' più di sottosterzo, le gomme inevitabilmente si consumano ed è facile superare la linea bianca – ha infatti detto l'olandese della Red Bull dopo la gara del Red Bull Ring –. Quindi non credo che dovremmo ragionare così: ‘ah sei andato fuori di un millimetro e allora scatta la penalità in automatico'. Se vuoi questa rigorosità allora metti un muro o rimetti la ghiaia al posto del cemento" ha infine chiosato evidenziando di fatto quello che sembra essere un pensiero comune tra tutti i piloti di Formula 1 in merito all'applicazione così rigida del regolamento sui track limits.