Red Bull nel panico nella lotta iridata tra Verstappen e Hamilton: “Abbiamo un problema”
La "nuova" Mercedes vista in Turchia sembra aver spaventato la Red Bull in vista del rush finale della stagione nel quale, oltre al Mondiale costruttori, si deciderà anche la lotta per il titolo piloti della Formula 1 2021 tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. Nonostante due rappresentati saliti sul podio e la riconquista della leadership della classifica iridata con l'olandese che ha superato nuovamente il britannico, la scuderia austriaca sembra uscita dalla gara di Istanbul con meno certezze e più preoccupazioni, spaventata dalle prestazioni dei nuovi motori Mercedes sulle W12 di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton.
Una preoccupazione, quella della squadra di Milton Keynes, già palesata al termine della corsa turca con i dubbi espressi sul nuovo motore dei rivali con tanto di richiesta di chiarimenti a riguardo fatta alla FIA. Una preoccupazione che ha contagiato anche Max Verstappen che, dopo la gara in Turchia che gli ha permesso il sorpasso in classifica sul rivale, per la prima volta in stagione ha ammesso che è Lewis Hamilton il favorito per la conquista del titolo. Anche se il sette volte campione del mondo potrebbe dover scontare una nuova penalità in griglia di partenza in una delle ultime sei gare che mancano da qui al termine della stagione.
Quanto tutto ciò faccia parte della sottile guerra psicologica in atto tra i due team e i due piloti in lotta per il Mondiale non è dato sapere, ma la metamorfosi della Red Bull dopo Istanbul appare evidente. A confermare ciò sono arrivate anche le parole del capo consigliere della scuderia austriaca Helmut Marko che si è detto impressionato dalla velocità espressa dalle Mercedes in riva al Bosforo: "La Mercedes era troppo superiore in Turchia – ha detto infatti il braccio destro di Christian Horner –. In condizioni di bagnato, Max Verstappen normalmente non avrebbe dovuto avere problemi a battere Bottas. Ma a Istanbul, non è riuscito a tenere il suo passo. La loro velocità sul rettilineo ci sconcerta. A volte sono andati 15 km/h più veloci di noi. È come la notte e il giorno. E avevano anche più carico aerodinamico sull'ala posteriore rispetto a noi – ha poi aggiunto l'ex pilota austriaco –. All'inizio della gara siamo ancora al loro livello. Ecco perché Hamilton ha trovato così difficile superare Tsunoda (sull'Alpha Tauri motorizzata Honda, ndr). Dopo però, quando Hamilton si è imbattuto in Gasly, lo ha passato come se fosse fermo".
Per la prima volta in stagione dunque la Red Bull sembra essere stata mandata davvero in crisi dai rivali, tanto che Helmut Marko non ha nascosto la situazione di panico che si sta vivendo all'interno della scuderia austriaca prima degli ultimi sei gran premi stagionali: "Se le differenze di prestazioni rimarranno le stesse di Istanbul, avremo un problema – ha infatti ammesso l'esperto consigliere della Red Bull –. Dei sei circuiti rimanenti, solo il Messico e Interlagos giocano a nostro favore a causa della loro altitudine. Al momento, il resto sembra chiaramente essere terra Mercedes" ha poi proseguito consegnando di fato lo scettro di favoriti per il titolo al team tedesco.
Infine l'austriaco ha voluto evidenziare come la Mercedes abbia fatto degli enormi progressi da Silverstone in poi e che ancora in casa Red Bull non sono riusciti a darsi una spiegazione in merito, pur sottolineando che i rivali sono certamente rimasti entro i limiti regolamentari: "Non credo che la Mercedes abbia fatto nulla di illegale, ma qualcosa è stato strano fin da Silverstone. Quindi ora tocca a noi indagare sul motivo per cui sono improvvisamente così veloci – ha infatti spiegato Helmut Marko –. È solo il motore o è qualcos'altro? Ora dobbiamo lavorare giorno e notte per scoprirne il segreto e poi contrastarlo il più rapidamente possibile. Dipende solo da noi".