Rally Messico 2020, Ogier e la ‘vittoria mutilata’ dal Coronavirus: “Gara che non si doveva fare”
Il Coronavirus (qui gli aggiornamenti in tempo reale con le ultime notizie sulla situazione dell’emergenza sanitaria in Italia e nel resto del mondo), dopo aver stravolto i calendari di MotoGP, Formula 1 , Superbike e Formula E, colpisce anche il mondo del rally. A causa della diffusione del virus su scala globale si è virato per mettere fine con un giorno d’anticipo alla tappa messicana del Mondiale Rally 2020, terzo appuntamento stagionale andato in scena dopo quelli disputati a Montecarlo e in Svezia.
Rally Messico 2020 ‘mutilato’ dal Coronavirus: cancellato l’ultimo giorno di gara
Gli organizzatori della rassegna iridata e del Rally del Messico hanno infatti deciso di cancellare l’ultima giornata di gare in programma e terminare la competizione un giorno prima per permettere ai tanti piloti europei di rientrare nei proprio Paesi d’origine senza problemi, alla luce del fatto che molte nazioni del Vecchio Continente stanno valutando la chiusura di porti e aeroporti per limitare il contagio da Covid-19. Nonostante ciò è stato comunque proclamato un vincitore.
Prima vittoria stagionale su Toyota per Sebastian Ogier
Si tratta del francese Sebastien Ogier che in Messico ha dunque conquistato la sua prima vittoria stagionale nonché il primo successo al volante di una Toyota Yaris. Per il 36enne transalpino si tratta del sesto trionfo in carriera nella gara messicana: raggiunta dunque la leggenda Sebastien Loeb. Alle sue spalle, al secondo posto, si è piazzato l'estone Ott Tänak su Hyundai i20, mentre il finlandese Teemu Suninen su Ford Fiesta ha centrato il terzo gradino del podio.
Il vincitore contro gli organizzatori: “Questa gara non si sarebbe mai dovuta svolgere”
Grazie a questa vittoria Ogier si porta momentaneamente al comando della classifica iridata con otto lunghezze di vantaggio sul suo compagno di scuderia, il britannico Elfyn Evans che in Messico ha concluso in quarta posizione. Anche se, come ha raccontato lo stesso francese, si è trattato di un successo che lascia con l’amaro in bocca: "Una vittoria è sempre una vittoria – ha infatti commentato dopo la premiazione il sei volte campione del mondo -, ma questa è totalmente diversa dalle altre, perché questa competizione non si sarebbe dovuta svolgere. La protezione della vita umana è molto più importante di qualsiasi altro interesse, e se noi mettiamo in pericolo i tifosi il successo non vale niente".