Quartararo ad un passo dal titolo MotoGP, l’inattesa bordata alla Yamaha: “Non è merito della moto”
Nel prossimo GP a Misano Fabio Quartararo può già laurearsi campione del mondo della MotoGP 2021 con due gare d'anticipo al termine in cui per continuità si è dimostrato superiore agli altri. Sorprendono pertanto le parole del suo manager Eric Mahé nei confronti della Yamaha con cui il francese è legato fino al 2022.
In virtù dei 52 punti di vantaggio sull'unico pilota che lo può ancora matematicamente insidiare, al 22enne di Nizza basterà tagliare il traguardo prima dell'italiano Pecco Bagnaia nel prossimo GP dell'Emilia Romagna del 24 ottobre per conquistare il suo primo titolo iridato nella classe regina nonché il primo assoluto nel Motomondiale.
Un trionfo che arriverebbe dunque alla prima stagione nella squadra ufficiale della casa di Iwata dopo le due annate passate nel team satellite Petronas. Una stagione che lo ha visto protagonista su tutti i circuiti con una M1 che sembrava costruita su misura per lui tanto che, prima del burrascoso addio anticipato, il suo ex compagno di squadra Maverick Vinales si è più volte lamentato proprio di ciò.
Non sembra però essere dello stesso avviso l'agente di Fabio Quartararo che in un'intervista rilasciata alla testata francese Auto Hebdo ha voluto evidenziare come l'ago della bilancia per quel che riguarda i meriti per questo quasi certo titolo Mondiale nella MotoGP 2021 pendano di gran lunga dalla parte del suo assistito piuttosto che da quella del costruttore giapponese: "Fabio è contento delle sue prestazioni, ma dobbiamo analizzarle, perché queste prestazioni sono più merito di Fabio che della sua moto" ha infatti detto Mahé.
Una stoccata inattesa verso la Yamaha dunque da parte dell'entourage del talento francese che, come se non bastasse, spaventa anche la squadra nipponica per quanto riguarda il futuro. Alla domanda su cosa farà Quartararo alla scadenza del contratto con la casa di Iwata il suo manager ha infatti lasciato aperta la possibilità di andare via:
"Fabio andrà dove è meglio per lui e oggi è tutto aperto. Per il momento nulla è chiaro sul 2023 – ha difatti dichiarato l'agente del pilota francese a riguardo –. La tendenza è quella di firmare un anno o anche un anno e mezzo prima (della scadenza, ndr). Se ci sono prospettive chiare, allora dobbiamo andare – ha poi aggiunto in quello che sembra un chiaro messaggio alla Yamaha –. Ma la strategia principale è non avere mai fretta, quindi vedremo cosa succede. Siamo stati contattati da 2 squadre e mezzo: due approcci reali e un altro casuale – ha infine concluso Mahé -. Valuteremo a tempo debito con fiducia. Fabio è giovane, ha il futuro davanti".