Quando Mansell vinse a Silverstone e diede un passaggio a Senna: “Il giorno più bello della mia vita”
L'effetto nostalgia rende il passato più bello. Vale per tutti. Ma l'immagine vista a Silverstone nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1991 che ha come protagonisti Nigel Mansell e Ayrton Senna era già meravigliosa nel momento in cui si realizzava. Magia pura che dopo trent'anni è ovviamente aumentata. Il passaggio che l'inglese diede al brasiliano è qualcosa di tremendamente romantico che ci riporta in un mondo che oggi (forse) non c'è più.
Il Gran Premio di Gran Bretagna è la gara che ogni pilota e ogni scuderia inglese vogliono vincere. Senna è in fuga nel Mondiale, ma la Williams ha studiato delle novità e ci crede. Nigel Mansell, detto il ‘Leone', amatissimo in patria, è pronto alla rimonta. Sin dalle Qualifiche fa capire che per la McLaren Honda sarà durissima. Mansell si prende la pole e rifila oltre sei decimi al brasiliano, che nelle Qualifiche era un fenomeno. Senna ha un guizzo in partenza e supera Mansell, che però velocemente si rimette avanti. La gara è sua. C'è poco da fare. Prost con la Ferrari lotta per il podio, o quantomeno spera di salirci vista l'inferiorità della sua vettura. Patrese si ritira, Alesi lo imita. La gara scorre veloce senza troppe emozioni fino a quando incredibilmente la McLaren con il numero 1 sul muso finisce la benzina a un giro dalla fine. Un disastro, in particolare per un pilota come Senna, competitivo ai massimi livelli e in lotta per il titolo.
Ayrton viene sfilato da Berger e Prost che salgono sul podio, Senna è classificato quarto, perché gli altri erano tutti doppiati. Mansell vince e nel giro d'onore trova Senna che gli chiede un passaggio. Il brasiliano sale a bordo della Williams numero 5, si accomoda e poi si aggrappa, perché anche se vanno piano sono pur sempre delle Formula 1. Mansell festeggia, alle sue spalle c'è anche il ‘Professore' Alain Prost per rendere memorabile quel momento. I due piloti si separano, l'inglese va a festeggiare sul podio prima di prendersi un meritato bagno di folla, Ayrton nervoso e sempre con il casco torna ai box.
Sul podio il pilota della Williams, che all'epoca aveva quasi 38 anni, disse: "Questo di oggi è il giorno più bello della mia vita, in una gara in cui sono quasi svenuto dalla fatica". Senna invece, che temeva di perdere il titolo invece con eccessivo scetticismo paventò il successo di Mansell in campionato:
La vedo nera per il campionato. Direi quasi che è perduto. Ho ancora un bel vantaggio, ma in queste condizioni c’è da essere pessimisti. Il motore va malissimo e dovremo ancora soffrire.