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Quali sono le 4 scuderie di Formula 1 finite nel mirino della FIA per aver utilizzato il mini-DRS

Sarebbero quattro le scuderie interessate dalla nuova regola anti mini-DRS introdotta dalla FIA subito dopo il primo Gran Premio del Mondiale di Formula 1 2025: tra queste ci sarebbero anche Ferrari e McLaren.
A cura di Michele Mazzeo
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Le gerarchie delle monoposto viste in pista nel GP d'Australia che ha aperto il Mondiale di Formula 1 2025 potrebbero già essere sovvertite nel secondo round stagionale di scena nel weekend in Cina. I controlli specifici sulla deflessione delle ali posteriori delle vetture fatti nel corso della tappa australiana hanno infatti portato la FIA ad emettere con urgenza una nuova direttiva tecnica volta a smascherare chi utilizza ancora il mini-DRS.

La stretta della FIA sulle ali posteriori dopo il GP d'Australia

La Federazione Internazionale ha reso infatti ancora più stringenti i parametri da rispettare nei test statici a cui sono sottoposti gli alettoni posteriori prima di essere montati sulle monoposto. Con la nuova direttiva tecnica che entrerà in vigore già dall'imminente appuntamento di Shanghai in cui andrà in scena anche la prima Sprint Race dell'anno di fatto viene modificato l'articolo 3.15.17 del regolamento tecnico della Formula 1 2025 con l'apertura massima consentita tra il main plan e il flap che nel momento in cui si applica un carico verticale di 75 kg passa dai precedenti 2 millimetri agli attuali 0,5 millimetri (solo per il GP della Cina c'è una tolleranza di 0,25 mm).

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Evidente dunque la volontà da parte della Federazione Internazionale di prendere provvedimenti immediati contro quelle squadre che nei test prestagionali prima e nelle prove libere del GP d'Australia poi hanno mostrato di, pur restando all'interno dei paletti delle regole previste fino allo scorso GP, utilizzare ancora quel ‘mini-DRS' che tante polemiche ha creato nel momento in cui era stato usato dalla McLaren a Spa, Monza e Baku.

Cosa è emerso dalle riprese nelle prove libere di Melbourne

A tal riguardo il comunicato rilasciato dalla FIA non lascia dubbio: "La FIA ha chiesto ai team di utilizzare telecamere durante le sessioni di prove libere per monitorare le deformazioni in pista mostrate dalle vetture durante il Gran Premio d’Australia. Dopo aver analizzato i filmati delle deformazioni dell’ala posteriore e le deformazioni statiche misurate all’interno del garage FIA di Melbourne, la FIA ha concluso che esistono motivi sufficienti per introdurre un test più severo sull’ala posteriore superiore a partire dal prossimo Gran Premio di Cina" recita infatti uno dei passaggi principali della nota con cui la Federazione Internazionale ha annunciato l'introduzione della nuova direttiva tecnica che va a rendere ancora più severi i test statici sugli alettoni posteriori in materia di deflessione.

Appare quindi palese che dai filmati in possesso della FIA siano emerse delle ali posteriori che, pur superando i test statici così come previsti fino al GP d'Australia e dunque assolutamente legali, in pista nei tratti veloci presentavano delle piccole aperture tra la parte fissa e la parte mobile regalando quel plus di velocità aggiuntiva come fosse una sorta di piccolo DRS.

Quali sono i team F1 interessati dalla nuova regola ‘anti mini-DRS'

Inevitabile che, dopo questa ammissione da parte della FIA, sia scattata la caccia ai team che in questo primissimo scorcio di stagione avessero utilizzato il mini-DRS. Una caccia che, stando a quanto riporta la testata specializzata The Race, avrebbe portato a scoprire che le scuderie finite nel mirino della Federazione Internazionale sarebbero quattro, vale a dire McLaren, Ferrari, Alpine e Haas.

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Tutti i team coinvolti hanno minimizzato la cosa e rispedito al mittente le accuse: dall'alfiere della McLaren Lando Norris a quello della Ferrari Charles Leclerc, dal pilota Alpine Pierre Gasly al team principal della Haas Ayao Komatsu infatti hanno tutti ribadito lo stesso identico concetto, cioè che la nuova direttiva tecnica non interessa la squadra che rappresentano e che dal GP di Cina non saranno costretti a modificare alcunché sull'ala posteriore in quanto convinti che quella utilizzata in Australia passerà i test statici anche a Shanghai con i nuovi parametri. Per capire dunque chi davvero stava ancora utilizzando il mini-DRS (e d'ora in poi non potrà più farlo) basterà attendere dunque i prossimi weekend di gara e vedere chi avrà un calo di prestazione rispetto a quanto mostrato nel corso del primo round a Melbourne.

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