Prove libere F1 agrodolci per la Ferrari in Ungheria: Sainz solido, Leclerc finisce contro il muro
Si chiude con Lando Norris in vetta alla classifica dei tempi la seconda sessione di prove libere del GP d'Ungheria della Formula 1 2024 caratterizzata da una lunga sospensione a causa dell'incidente occorso a Charles Leclerc pochi minuti dopo il via. Il monegasco in uscita di Curva 4 ha infatti perso il controllo della sua Ferrari andando in testacoda e finendo violentemente contro le barriere protettive mettendo fine anticipatamente alle sue FP2 e costringendo la Direzione di Gara a esporre la bandiera rossa per permettere ai marshal di ripulire la pista e sistemare le protezioni.
Buona la prova dell'altro alfiere del Cavallino Rampante Carlos Sainz che nella simulazione di qualifica di queste FP2 conclude con la terza miglior prestazione cronometrica preceduto, oltre che dal britannico della McLaren, anche da Max Verstappen con la Red Bull dotata del nuovo pacchetto d'aggiornamenti (a differenza di quella del compagno di squadra Sergio Perez, autore del quarto tempo). Poco brillanti nel giro lanciato invece le due Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell che hanno chiuso solo al 5° e 7° posto della graduatoria inframezzate dalla sorprendente Haas di Magnussen.
Nella prima sessione di prove libere caratterizzata da un'elevatissima temperatura dell'asfalto del tracciato dell'Hungaroring a destare un'ottima impressione era stata invece la Ferrari che, con il nuovo fondo montato su entrambe le SF-24, aveva primeggiato nella classifica dei tempi con Carlos Sainz primo e Charles Leclerc terzo alle spalle di un Max Verstappen alle prese con le bizze del nuovo pacchetto d'aggiornamenti alla sua RB20. Buone notizie per la scuderia di Maranello erano arrivate anche dalla simulazione di passo gara in cui i due driver, su gomme diverse, hanno mostrato un ritmo migliore rispetto ai rivali.
Differenti invece le indicazioni arrivate dalla mini simulazione di passo gara fatta sul finire della seconda sessione di prove libere dove l'unica Ferrari rimasta in pista, quella di Carlos Sainz, ha mostrato delle evidenti difficoltà nella gestione della gomma media.