Prove di divorzio tra Alfa Romeo e Ferrari: altro smacco a Maranello in vista della F1 2022
Il team Sauber-Alfa Romeo continua sempre più a prendere le distanze dalla Ferrari e le ultime decisioni prese ad Hinwill in vista del prossimo Mondiale di Formula 1 2022 lasciano presupporre che il definitivo divorzio sia ormai una possibilità molto concreta. La squadra svizzera sponsorizzata dal Biscione infatti prosegue nel suo percorso intrapreso per avere una totale autonomia rispetto al Cavallino e tornare ad essere un "Costruttore vero" anziché una squadra satellite della scuderia di Maranello.
Il percorso è cominciato con la decisione di togliere alla Ferrari la possibilità di scegliere uno dei due piloti ufficiali Alfa Romeo tanto che, dopo la bocciatura di Antonio Giovinazzi, il team svizzero nel 2022 si troverà ad avere un driver proveniente dall'ambiente Mercedes come Valtteri Bottas e uno cresciuto nell'Academy della Renault (Alpine) come il cinese Guanyu Zhou mentre alcuni dei talenti più brillanti del programma giovanile del Cavallino non hanno trovato un sedile in F1 e sono stati costretti a cambiare proprio ambiente (Ilott è volato in America per correre in IndyCar, lo stesso Giovinazzi è passato al Mondiale elettrico della Formula E e Robert Shwartzman è invece stato impiegato a Maranello come collaudatore).
E, dopo la guerra interna avvenuta in casa Sauber che ha portato alle dimissioni dell'ex presidente della holding Pascal Picci, adesso non vi sono più dubbi sul fatto che la linea portata avanti dal team principal Fredric Vasseur sia ormai quella che tutta la squadra Alfa Romeo F1 abbia deciso di seguire per il futuro con l'obiettivo di essere totalmente indipendente dalla Ferrari. In questo verso si leggono infatti le ultime decisioni prese ad Hinwill per quanto riguarda la monoposto con cui Bottas e Zhou correranno nel Mondiale di Formula 1 2022. La scuderia elvetica, contrariamente a quanto avvenuto fino alla passata stagione, ha deciso di acquistare da Maranello soltanto la power unit Superfast mentre farà da sé per quanto riguarda la scatola del cambio e la sospensione posteriore. Di fatto quindi la C42 (che sarà presentata ufficialmente il prossimo 27 febbraio, cioè dopo il primo test preseason di Barcellona) sarà una macchina completamente diversa dalla F1-75 che la Ferrari affiderà a Leclerc e Sainz per la nuova stagione.
Oltre alla "bocciatura" dei pezzi costruiti a Maranello, a sorprendere è però soprattutto il fatto che Sauber, pur avendo una power unit Ferrari, abbia deciso di approcciare al nuovo regolamento con una filosofia molto distante rispetto a quella seguita dal Cavallino: sembra infatti che la monoposto a effetto suolo dell'Alfa Romeo per quanto riguarda l'interasse, le sospensioni, la scatola del cambio e alcuni concetti aerodinamici sia infatti andata controcorrente rispetto a quanto invece sia stato sulla rossa che prenderà parte all'ormai imminente campionato di Formula 1. Un altro modo, sempre più evidente, per prendere le distanze dalla casa di Maranello e rivendicare una propria autonomia. E chissà se dietro queste scelte non vi sia anche la voglia di rendersi appetibile per i nuovi motoristi (come Audi e Porsche) che, quasi certamente, entreranno nel Circus a partire dal 2026.