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Guerra in Ucraina

Pilota russo fa il saluto romano sulle note dell’inno di Mameli: vergogna agli Europei

Scandalo nella prova d’esordio del campionato europeo juniores di kart. Il vincitore è russo, Artyom Severyukhin, ma gareggia sotto i colori italiani: sul podio risuona l’inno di Mameli, lui fa il saluto romano.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sul podio risuona l'inno italiano, ma non è per la Ferrari, dominatrice della Formula 1 in questo inizio di stagione, come ulteriormente certificato dalla vittoria di Leclerc in Australia. Né è per Enea Bastianini, splendido vincitore ad Austin nella MotoGP ed attuale capoclassifica del Mondiale con la sua Ducati del Team Gresini. Succede nella stessa domenica che celebra i trionfi italiani nei motori, ma a Portimao in Portogallo l'inno di Mameli e la bandiera tricolore in cima al podio celebrano il successo di un giovanissimo pilota russo, il 15enne Artyom Severyukhin, che ha vinto la gara d'esordio del campionato europeo juniores di kart.

Severyukhin ha preceduto l'inglese Joe Turney e lo svedese Oscar Pedersen ed è dunque partito come meglio non poteva nel campionato di categoria dei piccoli veicoli a quattro ruote. Come si vede dall'ordine ufficiale sul sito FIA, mentre a fianco dei nomi dei suoi colleghi ci sono le bandiere delle rispettive nazioni, vicino a quello del russo c'è il tricolore. Severyukhin infatti non può gareggiare per la Russia, dopo il divieto posto dalla FIA in seguito all'aggressione portata dall'esercito di Putin all'Ucraina. La Federazione Internazionale dell'Automobile ha tuttavia consentito, così come è avvenuto nel tennis, che i piloti russi possano individualmente competere sotto altri colori ed il 15enne kartista ha scelto quelli italiani.

La classifica finale della prova di kart juniores di Portimao
La classifica finale della prova di kart juniores di Portimao

La grande gioia di Severyukhin per la vittoria è stata tuttavia macchiata da un gesto vergognoso, un saluto romano rivolto a chi si trovava in quel momento sotto il podio. Un gesto compiuto mentre risuonavano le note dell'inno italiano e che ben presto ha fatto il giro del mondo, dopo la denuncia fatta dal rapper ucraino Freel, che ha chiesto la squalifica a vita del giovane pilota, parlando di "saluto nazista" e taggando la FIA.

Il gesto di Severyukhin ha provocato sui social reazioni indignate e c'è chi fa notare anche l'assurdità della vicenda, che avviene mentre Putin e la sua propaganda continuano a parlare di "operazione speciale per denazificare l'Ucraina". Col montare della polemica, è intervenuta anche la mamma del ragazzo che ha cercato di metterci una pezza spiegando che suo figlio voleva solo "mandare cuori alla sua squadra" e che chi parla di scandalo "vede solo quello che vuole vedere".

Il podio a Portimao: sul gradino più alto sventola il tricolore
Il podio a Portimao: sul gradino più alto sventola il tricolore

Le schermate con i messaggi della madre di Severyukhin sono comparse sotto il video della premiazione postato sul profilo ufficiale della FIA, video poi rimosso, così come anche la notizia della sua vittoria è stata rimossa dagli account ufficiali della Federazione Internazionale. Ma i commenti roventi su quanto accaduto a Portimao sono continuati sotto l'ultimo tweet del FIA Karting Championship, risalente all'8 aprile. È probabile che la vicenda non finirà qui: Severyukhin con il suo vergognoso gesto potrebbe aver messo a rischio una promettente carriera. Nella giornata di lunedì la FIA è stata costretta a intervenire con un comunicato ufficiale in cui annuncia "un'indagine immediata sulla condotta inaccettabile" del pilota russo, rinviando ad ulteriori comunicazioni nel breve termine "sugli ulteriori passi che saranno presi in questo caso".

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