Pilota del Motomondiale si ritira all’improvviso: “Ho visto le disgrazie dei miei colleghi”
Gabriel Rodrigo ha detto basta, per lui il gioco non vale la candela: l'ebbrezza della velocità, il sentirsi tutt'uno col vento sfrecciando su due ruote non fa più pendere la bilancia da quel lato se sull'altro piatto c'è la vita, lo stare bene con i propri cari. Ci sono momenti in cui le certezze vacillano e quello che fino a poco prima sembrava il proprio destino appare in una luce completamente diversa: la luce dei brutti pensieri, della paura. E un pilota non può avere paura di correre.
Così a 25 anni l'argentino ha comunicato con un videomessaggio su Instagram che si ritira all'istante dal motociclismo. Rodrigo, che correva nel Mondiale di Moto2, classe in cui era salito proprio quest'anno dopo otto stagioni trascorse in Moto3, si era appena separato dalla sua scuderia, il Team SAG Kalex, in seguito ai risultati deludenti della prima parte di campionato. Risultati figli non solo di un difficile adattamento alla moto, ma anche di una preparazione invernale fortemente condizionata da un grave incidente occorsogli l'anno scorso che gli aveva procurato un problema serio alla spalla.
E proprio questo incidente e il pericolo visto da vicino, assieme alle tragedie cui il mondo delle due ruote ha assistito in questi anni, hanno indotto Rodrigo ad appendere il casco al chiodo, come ha spiegato nel suo messaggio: "Vi comunico che concluderò la mia carriera sportiva. Il pensiero ce l'ho in testa da tempo, ma voglio spiegarvi perché ho preso questa decisione. Tutto è iniziato l’anno scorso: poco dopo aver firmato per passare in Moto2, ho avuto un incidente molto serio in allenamento, in cui ho rischiato la vita. Questa cosa, assieme alle ultime disgrazie capitate ultimamente ad alcuni colleghi, mi ha fatto riconsiderare la situazione, se valeva davvero la pena continuare a rischiare così tanto per correre in moto".
Ora c'è la vita che lo chiama, con una forza che non sentiva prima, c'è la sua Ella, che ha sposato da poco. La moto viene dopo: "Ho tanti progetti, mi piace la mia vita, così come le persone che ho vicino, e non sono più disposto a rischiare di perdere tutto questo. Sono contento di aver preso questa decisione. Ne parlo da tempo con la mia psicologa, che mi ha aiutato a raggiungere la maturità tale da decidere questo passo così importante per me. Quando mi sono fermato per la spalla ho avuto il tempo per ascoltare il mio corpo, il mio cuore, quello che mi chiedevano. Non aveva più senso continuare a correre. Ora voglio fermarmi, dedicarmi ad altre cose, alle persone a cui voglio bene, che ho trascurato per impegnarmi in questa passione che ho avuto la fortuna di trasformare in un lavoro".
"Sono orgoglioso e felice di quello che ho fatto – ha concluso l'ormai ex pilota – ho tantissimi ricordi speciali e ho conosciuto tante persone incredibili. Grazie a questo sport sono diventato la persona che sono adesso. Dico addio col sorriso, con affetto, e ringrazio per questi anni incredibili". Adesso per Rodrigo ci sarà altro: le moto sono il passato.