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Petrucci rischia grosso alla Dakar, la ferita è impressionante: “Non ero proprio lucido”

Danilo Petrucci protagonista di una brutta caduta alla Dakar 2022 che però non gli ha impedito di proseguire la gara, fermata poi per la pericolosità del tracciato.
A cura di Marco Beltrami
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La Dakar 2022 sta tenendo fede alla sua fama di competizione estrema. Ne sa qualcosa Danilo Petrucci, il centauro proveniente dalla MotoGP, che ieri si è tolto la soddisfazione di vincere la quinta tappa, nonostante una brutta caduta legata anche ad un incontro ravvicinato con un cammello. E oggi il pilota della Ktm ha dovuto fare i conti con un altro dei classici incidenti di percorso legati alla gara. Un altro volo per Petrucci che poi ha mostrato sui social i segni di quanto accaduto.

Nemmeno il tempo di celebrare dunque il successo di ieri, ottenuto anche grazie al provvedimento disciplinare nei confronti dell'australiano Tony Price, che Danilo Petrucci è tornato in sella. In programma i circa 400 della tappa di Riyad, con l'italiano che proprio in virtù della vittoria è partito davanti a tutti. Anche lui però come tutti i colleghi: la gara è stata fermata dopo poco più di 100 chilometri, a causa delle difficili condizioni della pista. Il tracciato infatti ha pagato dazio, al passaggio precedente di auto e camion che con il loro peso hanno compromesso le condizioni di sicurezza.

A pagare il prezzo più alto è stato Branch della Yamaha, vittima di una brutta caduta. Il pilota si è fratturato una gamba, dopo una collisione fortissima con la roccia. Anche Danilo Petrucci ha rischiato seriamente, prendendo letteralmente il volo. Il classe 1990 di Terni ha mostrato sui social i segni della caduta: un bruttissimo e profondo taglio al gomito, figlio dell'impatto al suolo, con il casco e le protezioni rovinate.

Gli è andata decisamente bene, visto che le conseguenze potevano essere ben più gravi. Questo il suo racconto su Instagram, sempre con il sorriso: "Ieri ho vinto e quindi oggi dovevo partire per primo. Dovevamo fare la tappa che ieri hanno percorso le auto e i camion, quindi centinaia di 4×4 con centinaia di cavalli. Era tutto completamente distrutto con le pietre che si nascondevano sotto la polvere. Al km 3 ho trovato uno scalino che mi ha lanciato in aria a più o meno 100 km/h. Sono ripartito ma non ero proprio lucido. Il pilota dietro di me Ross Branch è passato lì e ha fatto lo stesso, ma rompendosi una gamba. Fortunatamente c’era l’elicottero sopra di noi che è atterrato e ha indicato ai piloti di non passare lì. Siamo arrivati al km 160 in nove piloti quando hanno deciso di interrompere la gara perché era troppo pericoloso per gli altri continuare. Sto bene, una bella botta e qualche punto sul gomito".

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