Perez inferocito per l’incidente con Sainz: “Ma è pazzo?”. Scende dall’auto e va a dirgli due cose
L'incidente tra Carlos Sainz e Checo Perez avviene al penultimo giro del Gran Premio in Azerbaijan. È il momento cruciale della gara a Baku quando lì davanti la lotta per le posizioni sul podio è aperta. Il pilota spagnolo della Ferrari prova a spingere, infila il messicano, va a caccia anche di Charles Leclerc (che si trova in difficoltà per l'usura delle gomme posteriori), non gli riesce il sorpasso e tiene la traiettoria all'uscita della curva 2, ma deve difendersi dal pilota Red Bull. I due sono letteralmente ruota a ruota e mantengono la posizione: un leggero contatto tra l'anteriore destra del messicano e la posteriore sinistra di Sainz causa la collisione a muro.
"È pazzo o cosa? Che idiota!", urla Perez in radio. Poi scende dalla monoposto e si avvicina a quella del ferrarista. China il capo, lo guarda dritto negli occhi. È andato a dirgli due cose, visibilmente stizzito per quell'epilogo malsano, che ha compromesso tutto. Cosa è successo? Le immagini mostrate dalle telecamere dalle diverse angolazioni chiariscono la dinamica dell'impatto, una ricostruzione fondamentale per stabilire le responsabilità di quell'episodio messo sotto investigazione (entrambi saranno assolti perché l'uno con visuale limitata all'uscita del tornante, l'altro scagionato da eventuali brusche manovre).
"Ho superato Checo mentre stava lottando con Charles – le parole a caldo di Sainz – e siamo usciti dalla seconda curva. Non ho fatto manovre strane o altro. E per qualche motivo che ancora non capisco, ci siamo schiantati". Il replay mostra come il ferrarista viri leggermente verso sinistra (a destra non ha spazio, c'è il muro del circuito) mentre il pilota della Red Bull ha un ampio margine per scartare leggermente di lato ed evitare il contatto. Anche questo è materia d'esame da parte della commissione, lo spagnolo anticipa la versione dei fatti che esporrà in seguito.
"Checo aveva molto spazio sul lato sinistro. Non ho fatto movimenti strani, né nulla di pericoloso o sbagliato ma immagino che le corse siano così. A volte fai 48 giri in cui nulla accade e poi quando mancano due, tre giri succedono cose del genere. In uscita dalla seconda curva abbiamo sempre virato un po’ a sinistra, ma senza fare manovre strane o irregolari. Anche Charles, davanti a me, va a sinistra".
Racconto differente quello di Perez che a Fox Sport chiarisce: "Siamo usciti dalla curva e avevamo abbastanza spazio, lui veniva verso di me. Carlos vuole seguire la scia di Charles, ma io sono lì… Mentre aumentava la velocità e continuava ad avvicinarsi, ha toccato la mia gomma anteriore ed è lì che tutto è finito. Peccato, avremmo meritato un esito ben diverso".
La pensa diversamente Helmut Marko, consulente Red Bull, che nel collegamento con l'edizione tedesca di Sky Sport ha sottolineato come Sainz abbia compiuto "un movimento piuttosto brusco a sinistra, che poi ha innescato questo incidente. Non era assolutamente necessario provocare qualcosa del genere due giri prima della fine". Un impatto che ha permesso a George Russell di salire sul podio e portato Lando Norris, risalito dal 15° al 4° posto, a rosicchiare altri punti a Max Verstappen, quinto al termine di un Gran Premio difficile.