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Perché Sebastian Vettel fa più fatica di Charles Leclerc sulla Ferrari nel Mondiale F1 2020

Il pilota della Ferrari Sebastian Vettel offre un motivo alternativo per spiegare il divario in termini di prestazioni e risultati accusato nel Mondiale 2020 di Formula 1 dal compagno di squadra Charles Leclerc. Il quattro volte campione del mondo svela le sue attuali motivazioni quando scende in pista: “Lottare per il 16° non ti fa venire le farfalle allo stomaco, se già sei stato al top”.
A cura di Michele Mazzeo
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Il 2020 per Sebastian Vettel è un anno da cancellare. Il tedesco alla sua ultima stagione con la Ferrari sta per chiudere quella che quasi certamente sarà la sua peggior stagione in Formula 1 in termini di risultati e soprattutto di prestazioni. Al netto delle grandi problematiche evidenziate dalla SF-1000, a gravare sul bilancio stagionale del quattro volte campione del mondo è il confronto con il compagno di scuderia Charles Leclerc che sistematicamente gli finisce davanti sia in qualifica che in gara.

In molti hanno cercato di trovare una spiegazione a questo gap di rendimento nei confronti del monegasco: chi nella monoposto, chi nello stile di guida, chi nelle scelte della squadra e chi in quelle del pilota, tutti hanno cercato di trovare il motivo di tale inconcepibile divario. A dare la spiegazione che probabilmente più si avvicina alla realtà è stato però lo stesso Sebastian Vettel che riconduce il tutto all'aspetto motivazionale:

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"Amo guidare ma voglio anche avere una possibilità di vincere – ha detto infatti il 33enne di Heppenheim in un'intervista rilasciata per il podcast ‘Beyond the Grid' del sito della Formula 1 –. Quando lotto per il 16 ° posto, non lo trovo così eccitante. Soprattutto perché ero già al top. Se ero sempre 17 ° e poi improvvisamente dodicesimo, è un affare enorme. Ma ora lottare per il 16° non mi fa venire le farfalle allo stomaco".

A questo inoltre Sebastian Vettel ha aggiunto che quando sei giovane (come il compagno di squadra) la tua intera vita è orientata ad ottenere risultati in pista mentre quando cresci hai anche altre priorità: "È vero che ancora faccio fatica ad addormentarmi dopo una brutta gara, ma certamente meno di prima – ha detto infatti il pilota al suo ultimo anno in Ferrari –. Nella mia vita ora ci sono altre priorità. A volte è bene avere distrazioni" ha infine concluso il quattro volte campione del mondo che dal prossimo anno passerà all'Aston Martin.

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