Perché la Ferrari ha spostato la sede legale in Olanda pur continuando a pagare le tasse in Italia
Contrariamente a tante altre aziende italiane che hanno trasferito la sede fiscale all'estero, la Ferrari vive una situazione anomala: ha trasferito la propria sede legale in Olanda (come Armani e Mediaset) continuando però a pagare le tasse in Italia.
La prestigiosa casa automobilistica di lusso, controllata per il 34,5% dal Gruppo Exor che fa capo a John Elkann e quotata dal 2016 alla borsa di Milano e a quella di Wall Street, nel 2015 nel completamento dell'iter per lo scorporo da FCA vide infatti trasferita la propria sede legale ad Amsterdam venendo inglobata da una società di diritto olandese con la sede fiscale che rimase invece a Maranello (dov'è tuttora).
Inevitabile a questo punto chiedersi perché la Ferrari ha spostato la sua sede legale in Olanda pur non usufruendo del regime fiscale agevolato di quel Paese? La risposta sta proprio nei vantaggi offerti agli azionisti di maggioranza dal diritto olandese in termini di dividendi e, soprattutto, di difesa da possibili scalate ostili.
Exor e l'erede del fondatore della casa del Cavallino Rampante, l'attuale vicepresidente Piero Ferrari, insieme detengono infatti il 49% dei voti e, grazie al sistema del voto maggiorato (che attribuisce dieci voti, anziché due, al socio che detiene le azioni per un lungo periodo) previsto dal diritto olandese, possono tranquillamente fronteggiare qualsiasi tipo di scalata ostile.
Di fatto dunque il trasferimento della sede legale della Ferrari in Olanda è servito a preservare quello che attualmente è uno dei gioielli del gruppo che fa capo a John Elkann con una capitalizzazione di mercato pari a oltre 62 miliardi di euro (quasi pari all'intero gruppo Stellantis per intenderci). E possono farlo senza dover obbligatoriamente acquistare tutte le restanti azioni ad un prezzo potenzialmente elevato (la cosiddetta Opa obbligatoria da consolidamento prevista dal diritto italiano).
Stando così le cose un ritorno in Italia della sede legale della Ferrari appare molto difficile. Inevitabile quindi chiedersi perché negli ultimi mesi si sia tornato a parlare di un possibile ricongiungimento tra sede legale e sede fiscale della casa del Cavallino Rampante (mai confermato dalla Ferrari)? La risposta sta nel nuovo DDL Capitali (che attende il via libera del Parlamento entro il mese di febbraio 2024) che dovrebbe introdurre il sistema del voto maggiorato anche in Italia spingendo così quelle aziende italiane che hanno spostato la propria sede legale all'estero, come nel caso della Ferrari, a tornare ad avere anche la sede legale in Italia.