Perché la Ferrari ha perso il ricorso nel GP di Monaco: un assurdo errore di copia e incolla
Una sfumatura interpretativa del regolamento è alla base del verdetto emesso dai commissari di gara che hanno respinto il ricorso della Ferrari contro Max Verstappen (terzo, davanti a Charles Leclerc) e Sergio Perez (vincitore) al Gran Premio di Monaco. Un brutto colpo per le Rosse, sconfitte (e beffate) in pista per un errore di strategia – sottolineato anche dalla rabbia espressa dal monegasco – e battute anche dalla decisione disciplinare. La chiara violazione delle regole denunciata dalla Scuderia di Maranello sulla manovra in uscita dai box non ha trovato fondamento. La corsa di Monte Carlo va in archivio sia con il pasticcio di comunicazione tra team e pilota sia con la bocciatura del Cavallino che aveva cercato di far valere le proprie ragioni appellandosi al codice sportivo e ai precedenti.
Qual è stato l'oggetto del ricorso e perché è stato respinto? La Ferrari aveva accusato sia Perez sia Verstappen di aver oltrepassato la linea gialla che obbliga i piloti a percorrere un ultimo tratto della pit-lane tenendosi a destra del tratto continuo prima di immettersi di nuovo sulla carreggiata. In buona sostanza – secondo la posizione espressa da Cavallino – per guadagnare metri e attimi preziosi rispetto ai ferraristi avrebbero anticipato il rientro sul circuito. Un episodio simile era capitato nella scorsa stagione in occasione del Gran Premio d'Austria e ne fece le spese Yuki Tsunoda: è stato questo l'appiglio al quale s'era aggrappata la Rossa.
Ma dopo circa quattro ore di riflessione è arrivata la doccia fredda, lasciando al Team Principal l'amaro in bocca e la sensazione di una "contraddizione in termini" contestando anche il difetto di comunicazione del direttore di gara, Eduardo Freitas. "La norma dice ‘crossing the line' – le parole di Mattia Binotto -. Si vede Max sulla linea, e lo ha fatto anche Sergio, magari non ha completamente attraversato. La Race Director Notes dice di restare sulla destra della linea. Questo è stato un chiarimento da parte della FIA avvenuto addirittura in Turchia nel 2020 proprio per evitare polemiche su una vettura che ha toccato la linea o l'ha attraversata".
Sul pilota messicano la FIA non ha avuto alcun dubbio, definendo la protesta infondata perché la sua vettura "non aveva alcuna parte delle gomme anteriori o posteriori a sinistra della linea gialla". Le maggiori perplessità sono nate in riferimento al caso di Verstappen e alla valutazione che ne è scaturita. Dov'è l'inghippo? Nella modifica al regolamento che un anno fa avrebbe portato alla penalizzazione del pilota di origine olandese (ne parla racefans.net). La norma in questione è l'articolo 5, capitolo 4, appendice L del Codice Sportivo Internazionale che nella versione originaria recitava: "Salvo casi di forza maggiore (accettati come tali dai commissari sportivi), qualsiasi linea tracciata sulla pista all'uscita dei box allo scopo di separare le vetture in uscita dai box da quelle in pista non deve essere attraversata da nessuna parte di una vettura lasciando i box".
La modifica apportata ha preso in esame un altro aspetto, l'attenzione è stata focalizzata sulla posizione della ruota che attraversa il limite della linea gialla: "Salvo casi di forza maggiore (accettati come tali dai commissari sportivi), le ruote di una vettura in uscita dalla corsia box non devono attraversare alcuna linea tracciata sul tracciato all'uscita box allo scopo di separare le vetture in uscita dalla corsia box da quelle in pista". Ecco perché il pilota della Red Bull non è stato sanzionato: una parte della gomma sinistra era sulla linea gialla continua ma non l'aveva oltrepassata del tutto.
C'è ancora una questione che ha sollevato dubbi ed era alla base delle motivazioni espresse dalla Ferrari: perché questa modifica del Codice Sportivo Internazionale non era stata indicata alle Scuderie nelle note del pre-gara? La replica da parte dei commissari di gara spiega buona parte del disagio di Maranello: "Le note erano un ‘copia e incolla' della versione 2021 e quindi non erano state modificate includendo la variazione recente". Ma l'articolo 2.1 del Regolamento Sportivo di F1 2022 obbliga "tutti i funzionari a osservare le disposizioni del Codice, e le note stesse indicate dal direttore di gara non possono contraddire il Codice o il Regolamento Sportivo di Formula 1".