Perché c’è il sospetto che la MotoGP 2023 sia stata falsata dalle gomme: cos’è successo in Qatar
Dopo il Gran Premio del Qatar, penultimo round del Mondiale della MotoGP 2023, nel paddock del Motomondiale è divampata una polemica sulle gomme fornite a tutti i piloti della classe regina dal fornitore esclusivo Michelin. Polemica che in realtà va avanti da diverso tempo ma che è ora definitivamente esplosa dopo il duro attacco di Jorge Martin al termine della corsa sul circuito di Losail che ha espresso il proprio sospetto sulla regolarità del campionato.
Lo spagnolo del team Pramac, dopo aver vinto la Sprint Race del sabato sul tracciato qatariota, arrivava alla gara della domenica con soli sette punti di svantaggio dall'attuale leader della classifica Pecco Bagnaia e dunque con l'aspettativa di ridurre ulteriormente il gap dall'italiano della Ducati in vista del round conclusivo della stagione di scena a Valencia nel prossimo weekend.
Contrariamente alle aspettative però già dalla partenza il copione della corsa principale sembra essere diametralmente opposto a quello visto il giorno prima nella gara sprint: Martin fa una partenza disastrosa rischiando anche di cadere e perde diverse posizioni, mentre Bagnaia ha uno scatto eccezionale e si porta immediatamente al comando davanti al poleman Luca Marini e ai due alfieri del team Gresini Fabio Di Giannantonio e Alex Marquez che scattavano dalla prima fila.
Mentre al sabato l'alfiere del team ufficiale della Ducati faticava a tenere il ritmo dei primi, alla domenica è lui a fare un passo che tutti gli altri, ad eccezione di Di Giannantonio (che, dopo lo strano messaggio arrivato dal box, lo ha superato andando a cogliere la sua prima vittoria in MotoGP), non riescono a seguire. Dall'altro lato invece, il suo unico rivale nella lotta per il titolo iridato, Jorge Martin, che sabato dettava a proprio piacimento l'andatura, perdeva costantemente terreno dal gruppo dei migliori finendo poi a lottare per le posizioni di rincalzo girando un secondo al giro più lento di chi lo precedeva.
E con Bagnaia 2° e Martin 10° alla bandiera a scacchi e il distacco in classifica divenuto ora di 21 punti quando manca soltanto un weekend di gara alla fine del campionato è inevitabile che l'inaspettato improvviso crollo dello spagnolo assuma un peso specifico importantissimo per quanto riguarda la lotta per il titolo Mondiale.
Altrettanto inevitabile chiedersi a cosa sia dovuta questa netta inversione dei valori in campo pur correndo sulla stessa pista soltanto 24 ore dopo la Sprint Race che Martin aveva dominato e nella quale Bagnaia aveva arrancato? E la risposta, almeno secondo quanto spiegato dal madrileno al termine della gara, sembra stare proprio nelle gomme utilizzate (che erano le stesse per entrambi):
"La gomma posteriore non andava. Non potevo fare molto. Sono stato l'unico a derapare in partenza. Ho provato a stare calmo nei primi giri, ma non avevo il ritmo per superare i piloti. È stata una cosa molto strana, per me è una vergogna che un campionato si decida così – ah difatti detto Jorge Martin dopo aver chiuso la gara al 10° posto e aver visto Bagnaia allungare in classifica quando manca solo un GP alla conclusione del Mondiale –.
Non è la stessa situazione di Pecco nella Sprint, lui riusciva a girare a tre decimi dal primo, mentre oggi io giravo a un secondo. Non mi era mai capitato ed è strano che sia successo proprio qui in Qatar. Non dico che sia successo di proposito, ma sicuramente bisogna fare un passo avanti perché non ha senso che delle gomme vadano e altre no" ha quindi chiosato lo spagnolo del team Pramac rivolgendo pesanti accuse a Michelin e lasciando trapelare qualche sospetto sulla regolarità del campionato.
Jorge Martin non è stato l'unico pilota a lamentarsi del rendimento altalenante degli pneumatici nel corso di questo Mondiale (a Losail anche Aleix Espargaro prima e Franco Morbidelli poi si sono lamentati di ciò) ma, di certo, essendo uno dei due unici piloti che possono ambire alla conquista del titolo le sue parole e i suoi sospetti fanno molto più rumore. La Michelin, che sta ora analizzando la gomma posteriore montata sulla Ducati di Martin nella gara della domenica in Qatar, non ha ancora dato una risposta ufficiale riguardo al perché di quel rendimento, ma si è solo per ora limitata ad evidenziare che lo pneumatico in questione non era né stato usato né riscaldato in precedenza e che era arrivato a Losail subito dopo essere stato prodotto in fabbrica.