Panico nel muretto Ferrari in Austria, il finale di gara è un calvario: “Non guardavo più”
La vittoria di Charles Leclerc nel GP d'Austria della Formula 1 2022, seguita al primo successo in carriera di Sainz ottenuto la settimana prima a Silverstone, ha fatto tornare il sorriso in casa Ferrari dopo un periodo nel quale, a causa della crescita di rendimento della Red Bull e dell'aumentare dei problemi di affidabilità della F1-75, per il Cavallino i dolori erano stati maggiori delle gioie.
A Spielberg però, dopo una Sprint Race in cui i due alfieri della scuderia di Maranello, ostacolatisi tra loro, erano stati battuti da Verstappen, già dopo pochi giri della gara della domenica era apparso evidente che entrambe le rosse erano più performanti della RB-18 dell'olandese con una doppietta in casa dei rivali che a quel punto non sembrava solo possibile ma addirittura quasi certa con una giornata che si profilava come relativamente tranquilla per il muretto della squadra italiana.
E invece, a rovinare la festa totale della Ferrari e far riapparire gli spettri di una beffa già vissuti in stagione a Barcellona e a Baku, ci hanno pensato i problemi di affidabilità delle F1-75 tornati improvvisamente a far capolino quando ormai il trionfo del team del Cavallino sembrava ormai assicurato. Ed ecco che al muretto il clima sereno della prima parte di gara lascia spazio alla tensione e al panico.
Prima il motore della monoposto di Carlos Sainz si guasta improvvisamente costringendo lo spagnolo al ritiro (rischiando anche conseguenze ben più serie a causa dei tardivi soccorsi mentre la vettura era ormai completamente avvolta dalle fiamme) proprio quando stava per superare Verstappen e prendersi la seconda posizione alle spalle del compagno di squadra. Poi, all'improvviso, dopo la fine della Virtual Safety Car, Leclerc mette tutti in allarme per un grave problema all'acceleratore della sua vettura mettendo così ulteriore apprensione al team che dopo aver visto sfumare una quasi certa doppietta vede ora materializzarsi la possibilità di un clamoroso doppio "zero".
Negli ultimi quattro giri, con il monegasco che si deve difendere dall'olandese della Red Bull con l'acceleratore rotto che non gli consente di utilizzare le marce basse, la tensione al muretto Ferrari è alle stelle e c'è chi, come il team principal Mattia Binotto, per paura di rivivere quanto già vissuto in Catalogna e in Azerbaijan nel corso di questa prima parte di stagione smette completamente di seguire la gara nelle ultime palpitanti tornate.
A raccontare come sono stati vissuti gli ultimi attimi del GP d'Austria è stato lo stesso capo della scuderia: "Devo ammettere che ero molto nervoso. Ero così nervoso che ho smesso di guardare la gara negli ultimi giri, sentivo solo gli ingegneri parlare con Charles e speravo solo arrivasse in fondo" ha infatti svelato un Binotto molto provato al termine della corsa del Red Bull Ring che per la sua gioia Leclerc, con un'impresa epica, è comunque riuscito a portare a casa.