Panico in Formula E, al semaforo verde scatta l’invasione della pista: piloti e tifosi increduli
Uno spettacolo inatteso è andato in scena poco prima che iniziasse l'E-Prix di Berlino, domenica 23 aprile, tappa del Mondiale di auto elettriche sul circuito disegnato sulla pista di Templehof: una serie di attivisti per il clima hanno invaso il rettilineo all'accendersi dei motori, rinviando la partenza della corsa. Una protesta che molti addetti ai lavori, tra cui diversi piloti in gara, nonché molti appassionati di Formula E ha lasciato a dir poco sgomenti. Mentre molti altri hanno commentato ironicamente trasformando in una burla ciò che per gli attivisti nascondeva invece un significato ben preciso.
Dietro al tentativo di interrompere Gara 2 dell'E-Prix di Berlino di domenica c'è il gruppo di attivisti per il clima denominato ‘Last Generation' sia dietro il tentativo di interrompere il secondo E-Prix di Berlino di domenica. Il gruppo aveva già delineato pubblicamente sui vari profili social i piani per portare nella capitale tedesca il proprio disappunto con proteste eclatanti, cercando di reclutare nuovi attivisti, con il chiaro intento di interrompere eventi e attività in tutta la Germania. Nessuno però pensava che tra questi vi fosse anche la prova mondiale di auto elettriche.
Così, improvvisamente, diversi membri dell'organizzazione hanno scavalcato le barriere sul rettilineo di partenza mentre le vetture si erano radunate sulla griglia con i motori accesi in attesa del semaforo verde. Attimo di stupore e panico tra il pubblico, con diversi giovani che si sono arrampicati oltre le balaustre più che facilmente, senza che nessuna sicurezza intervenisse. Una volta in pista hanno tentato di incollarsi a terra di fronte alle vetture con la maggior parte di loro che indossava magliette identificate nel logo e nella scritta ‘Last Generation'.
Solamente a quel punto hanno fatto capolino gli addetti alla sicurezza e la partenza della gara è stata ritardata, ma solo di sei minuti poiché i manifestanti sono subito stati allontanati di peso dal circuito. Dopo che la sicurezza ha scortato gli autori fuori dalla pista di Tempelhof e messo in custodia gli attivisti, il direttore di gara Scot Elkins ha potuto iniziare regolarmente la gara. Un episodio che ha sorpreso tutti perché il gruppo aveva avvertito che avrebbe preso di mira eventi specifici in tutta la Germania, ma nessuno avrebbe pensato alla Formula E da parte dei giovani "adesivi climatici" (i "Klimakleber"), denominati così a causa della loro propensione a utilizzare adesivi per incollarsi alle infrastrutture.
Di fronte a quanto accaduto non sono mancate critiche e polemiche per il gesto, ritenuto per i più assurdo e senza senso. Feroci ironie sono arrivate via web con i social che sono stati presi d'assalto da chi ha attaccato senza ritegno gli attivisti e la loro particolare protesta in pista.
Oggetto principale delle critiche riguardano la scelta di aver preso di mira un evento di auto elettriche, che ha spinto molti utenti a non comprenderne il motivo, trasformandolo in un atto inutile e soprattutto completamente fuori contesto.
Tra i tanti critici anche gli stessi piloti non hanno mancato di rifiutarsi di credere di quanto accaduto, come Jake Dennis: "Mi sfugge quale fosse il loro obiettivo e cosa stessero cercando di ottenere qui da noi… ma sembra che ci stessero provando sul serio". Un commento che ha preceduto quello di centinaia di altri appassionati che sui social hanno ridicolizzato la protesta, conclusasi velocemente senza creare rischi a nessuno: "Per fortuna sono stati tolti velocemente prima che si accendessero le luci" ha sottolineato ancora Dennis. "Ciò ci ha permesso di sederci e aspettare il via. Penso che tutti i piloti abbiano fatto un buon lavoro per mantenere la calma perché questo può causare un accumulo di tensione".
Scene inedite quanto inaspettate anche per il pilota della Abt Cupra, Nico Mueller che ha aggiunto di aver "visto improvvisamente alcune persone correre in pista e non puoi farlo con le auto pronte al via. Il resto, non mi interessa davvero. Ho pensato che fosse piuttosto ridicolo. Non so se queste persone si rendono conto di quello che stiamo facendo qui". Parole che hanno fatto eco a quelle del pilota Porshe Antonio Felix da Costa: "Penso che stiamo tutti combattendo per lo stesso motivo, giusto? Non sono sicuro di cosa stiano cercando di fare perché siamo probabilmente la peggior categoria nel motorsport in cui potevano venire a protestare. Siamo di gran lunga la serie zero, la più ecologica, sostenibile e nuova che sia mai esistita. Stiamo spingendo i confini eco in ogni direzione".
Anche Robin Frijns è rimasto più che confuso dalla scelta dei manifestanti: "Non riesco davvero a capire quelle persone: la Formula E è stata ideata per aiutare l'ambiente. Non capisco davvero", un pensiero condiviso anche da Jean-Eric Vergne: "Se fosse accaduto appena qualche minuto più tardi, sarebbe stato molto pericoloso. Quanto accaduto è incomprensibile, nel mezzo di una gara di auto elettriche".
Ma a spiegare i motivi della protesta Eco degli attivisti è stato lo stesso gruppo di "Last Generation" tramite i propri profili ufficiali. "Nell'emergenza totale in cui ci troviamo e considerando il disastro verso cui ci stiamo dirigendo, dobbiamo entrare subito in modalità emergenza" spiegano al mondo che li critica e li sbeffeggia per l'iniziativa ad un evento di auto elettriche. "L'anziana signora nel suo appartamento a Tempelhof si è congelata per tutto l'inverno a causa del timore del costo della prossima bolletta elettrica, ma a pochi metri di distanza tanta preziosa energia viene sprecata ogni secondo per il nostro divertimento.
Per quanto siamo felici che siano delle vetture elettriche a sfrecciare sulla pista, i conti non tornano!".