Paga solo Verstappen: l’incidente è colpa sua, penalità in griglia nel GP di Russia
Tre posizioni di penalità (e due punti sottratti sulla patente) per Max Verstappen sulla griglia del prossimo Gran Premio in Russia (a Sochi) per il contatto con Hamilton. In buona sostanza, la Fia – come si evince dalle motivazioni indicate nel comunicato ufficiale pubblicato a poche ore dal termine della tappa del Circus in Italia – ha ritenuto il pilota della Red Bull l'unico colpevole per il contatto e il successivo incidente avvenuto al 26° giro. Impatto spaventoso, con le vetture finite l'una (quella dell'olandese) sopra l'altra (quella dell'inglese). Carambola da brivido che, per fortuna e per l'armatura a protezione del guidatore (la Halo), non ha avuto conseguenze per il campione del mondo britannico, uscito illeso dall'abitacolo della sua Mercedes, "schiacciata" dall'altra macchina.
È l'ennesimo episodio che vede in collisione i due protagonisti dell'attuale Mondiale di Formula Uno: a Silverstone, durante il GP di Gran Bretagna, i commissari di gara avevano inflitto dieci secondi di penalità a Hamilton per l'urto verificatosi alla Copse. Oggi la scure della disciplinare si abbatte su Verstappen dopo il ritiro.
Perché è stato sanzionato solo il pilota della Red Bull? Secondo i commissari, al segnale dei 50 metri Hamilton si trovava in posizione avanzata rispetto all'olandese che ha frenato in ritardo per riuscire ad affiancarsi all'inglese. Una manovra che non gli ha permesso di spingersi oltre le gomme anteriori dell'altra monoposto. Verstappen non era del tutto accanto ad Hamilton prima della curva 1 e il tentativo effettuato in quel frangente e in quella porzione di posta è da considerare tardivo e, soprattutto, messo in atto senza che avesse abbastanza spazio per chiudere quella manovra.
Perché i commissari di gara hanno ritenuto che non ci fosse alcuna responsabilità anche da parte di Hamilton nell'incidente? Il pilota inglese avrebbe potuto sì sterzare per evitare il contatto ma la sua posizione rispetto a quella di Verstappen era di vantaggio e dunque "ragionevole". Non è stato lui a optare per una manovra azzardata e pericolosa ma "solo" l'olandese.
Accuse reciproche. "È stato Lewis a spingermi sul cordolo", è stata la difesa di Verstappen: secondo la sua spiegazione della dinamica è stato l'inglese ad aver aperto troppo la traiettoria in curva 1 stringendolo al vertice della curva 2. Nel botta e risposta l'olandese ha incassato la replica di Hamilton. "No, la colpa è tutta sua che ha provato un'azione opportunistica". Ovvero: ha tentato un sorpasso pur non essendoci le condizioni per farlo e, per non cedere il passo in curva, ha provocato l'impatto.