video suggerito
video suggerito

Ocon ha corso per 42 giri con il vomito nel casco: come ha fatto a finire il GP del Qatar

Oltre alle estreme condizioni atmosferiche nel corso del GP del Qatar della Formula 1 2023 il pilota dell’Alpine Estaban Ocon ha dovuto fare i conti anche con il vomito rimasto nel casco dopo i conati di inizio gara: il driver francese ha spiegato come ha fatto a concludere i 42 giri che mancavano alla bandiera a scacchi e quali stratagemmi ha dovuto ad adottare per alleviare la sua situazione.
A cura di Michele Mazzeo
950 CONDIVISIONI
Immagine

La gara del GP del Qatar della Formula 1 2023 per le condizioni estreme in cui si è svolta può certamente rientrare tra le corse più dure di sempre per i piloti. Nel corso dei 57 giri sulla pista di Losail tutti, nessuno escluso, hanno sofferto il caldo estremo e l'elevatissimo tasso d'umidità che hanno messo a dura prova la loro resistenza fisica.

Tra chi è stato costretto al ritiro dalla disidratazione e le difficoltà a respirare (come Logan Sargeant), chi ha riportato addirittura piccole ustioni (come Fernando Alonso) e chi è arrivato stremato al traguardo e si è diretto direttamente in ambulanza (come Lance Stroll) o è stato portato di peso al centro medico (con Alexander Albon) tutti i driver che hanno preso parte alla gara vinta da Verstappen hanno dovuto affrontare un sforzo quasi disumano per provare a portarla a compimento. Ce n'è uno però che, oltre a quelle affrontate da tutti gli altri, ha dovuto fare i conti con un'ulteriore problematica che ha complicato, e non poco, la sua corsa.

Immagine

Si tratta del pilota dell'Alpine Esteban Ocon che ha corso ben 42 giri di gara sul circuito di Losail con il vomito nel casco. Già, perché, come ha ammesso lui stesso nel team radio finale, durante la quindicesima e la sedicesima tornata ha avuto un malore che lo ha portato a rimettere più volte. Una problematica non di poco conto per chi già stava facendo i conti con il caldo asfissiante che c'era dentro la vettura: "Oggi per qualche motivo non c’era aria all’interno dell’abitacolo: si sfioravano gli 80°C. Praticamente sono stato in una sauna per tutta la gara, persino le dita dei piedi bruciavano" ha infatti raccontato il francese al termine del GP del Qatar.

Inevitabile chiedersi come, in quelle condizioni e per di più con il balaclava e il casco zuppi dopo i conati di vomito, sia riuscito a proseguire la gara arrivando alla bandiera a scacchi e conquistando anche un'ottima settima posizione finale. A rispondere a questa domanda e svelare gli espedienti adottati per alleviare quella situazione complicatissima è stato lo stesso Esteban Ocon diverse ore dopo la corsa: "Ho ingoiato e buon appetito – ha scherzato prima di raccontare il calvario vissuto in quei 42 giri –! Ci sono voluti diversi giri per riprendermi e concentrarmi solamente sulla gara. Nei rettilinei aprivo la visiera per far arrivare un po' d'aria e con le mani cercavo di dirigere l’aria fresca all’interno dell’abitacolo. E per il vomito nel balaclava e nel casco ho cercato di farlo uscire" ha quindi spiegato il 27enne dell'Alpine.

Una corsa durissima trasformatasi dunque in un lungo e interminabile calvario di 42 giri per Ocon che, non a caso e senza esagerare, ha classificato quella del GP del Qatar della Formula 1 come la corsa più dura di tutta la sua carriera.

950 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views