Norris e le conseguenze della lotta in F1 con Verstappen: “Sveglio per 40 ore di fila”
Lando Norris è stato negli ultimi anni una bella speranza, un futuro campione, ha sempre ricevuto elogi, a conti fatti anche troppi. Quest'anno si è trovato in una situazione clamorosamente vantaggiosa con una McLaren che d'incanto era diventata la migliore vettura della griglia, aveva sì uno svantaggio impressionante, ma ha sbagliato l'impossibile e ha vanificato la chance di poter lottare o superare addirittura Verstappen. Il britannico si difende e apre il suo cuore parlando delle paturnie che ha vissuto dopo il Gp del Brasile, che ha posto fine ai suoi sogni di gloria.
La lotta mancata per il titolo di F1 tra Norris e Verstappen
Norris dall'estate in poi ha davvero sbagliato l'impossibile, con lui però anche il team McLaren che era stato bravo a creare con le giuste mosse una vettura formidabile. Errori su errori, a ogni weekend. Certo, c'è una tara da mettere perché Lando fino ai primi di maggio non aveva vinto mai nemmeno un Gp e di punto in bianco si è trovato a rincorrere il titolo e Verstappen, che invece quando c'è da lottare sta nel suo, e con grande piacere.
Norris puntualizza e manda un messaggio a Verstappen
Il pilota della McLaren si difende dalle tante critiche e manda un messaggio anche a Verstappen, che aveva dichiarato che con McLaren o Ferrari avrebbe vinto prima il titolo 2024, ricordando anche l'enorme svantaggio di punti che avrebbe dovuto provare a recuperare, dopo Silverstone c'erano oltre 80 lunghezze tra i due: "Nessuno nella storia della Formula 1 ha mai rimontato da un deficit delle dimensioni di quello che avevo io. Nessuno. Mai. E in passato ci sono state delle oscillazioni delle prestazioni delle vetture anche molto più ampie di quelle attuali. Il vantaggio che avevano loro all’inizio della stagione era molto più grande di quello che abbiamo avuto noi dopo".
I dolori del giovane Lando: "Sono stato sveglio per 36 – 40 ore consecutive"
Norris nell'intervista al Telegraph ha aperto il suo cuore e ha parlato delle lunghe ore che hanno fatto seguito al Gp del Brasile, dove Verstappen ha compiuto un'impresa titanica e lui è naufragato sotto l'acqua di Interlagos. Per un giorno e mezzo è rimasto sveglio. Soffriva è parecchio.
Le sue parole sono scolpite nella pietra: "Non ho dormito per i primi due giorni. Quindi penso di essere stato sveglio tipo 36-40 ore di fila dopo il Brasile. E questo ha peggiorato ancora le cose. Quando si è stanchi, si è più lunatici, quindi è una sorta di doppio effetto. Ero seduto a casa da solo. Probabilmente sarebbe stato meglio se fossi stato con i miei amici. Ma loro non vivono a Monaco. Io sono uno che pensa tanto, quindi per tutto il volo di ritorno, per tutta la settimana, ho pensato e ripensato a tutto. Cosa avrei potuto fare di diverso? Perché ho fatto così? Perché non ho fatto questo? Cominci a pensare a tutti gli scenari per i quali ti incolpi e tutto questo genere di cose. Penso troppo e questo ha avuto un peso maggiore nei giorni successivi. Non è stato un periodo facile“.