“Non c’è razzismo dietro al GP di Miami di F1”: archiviato il caso di discriminazione razziale
Via libera al GP di Miami di Formula 1. Un giudice federale ha respinto una causa per i diritti civili intentata da un gruppo di residenti di Miami Gardens (il centro abitato vicino fuori Miami che ospiterà il circuito sul quale dal 2022 si correrà una gara di F1) nel tentativo di impedire lo svolgimento della corsa nel sul tracciato di 3,36 miglia intorno all'Hard Rock Stadium, sede della squadra NFL dei Miami Dolphins
In un'ordinanza di martedì, il giudice distrettuale Robert N. Scola Jr. ha infatti scritto che i cittadini che hanno sporto denuncia non hanno fornito alcuna prova che la contea, la Formula 1 o altri abbiano cospirato per discriminarli intenzionalmente ospitando la gara intorno allo stadio, dove giocano i Miami Dolphins. Scola ha aggiunto che non sono riusciti a dimostrare come ospitare la gara allo stadio fosse simile a ospitarla nel centro di Miami, dove il proprietario dei Dolphins Stephen Ross originariamente voleva tenere il Gran Premio di Miami prima che le proteste mettessero fine ai suoi sforzi.
"In effetti, molte delle accuse della denuncia indicano che la decisione della contea è stata guidata esclusivamente da motivazioni economiche e politiche razziste. Anche se è certamente plausibile che i danni presunti avranno un impatto sproporzionato sui residenti neri, semplicemente in virtù del fatto che [più del 70%] della popolazione di Miami Gardens è nera, questo da solo non è sufficiente per mostrare intenti discriminatori", ha scritto difatti nella sentenza Scola che ha anche negato una richiesta dei residenti di modificare la loro causa e ha ordinato all'impiegato di archiviare il caso.
Al momento dunque il gran premio di Miami entrerà nel calendario della Formula 1 a partire dalla prossima stagione, anche se i residenti di Miami Gardens stanno valutando di presentare un appello alla sentenza di archiviazione del giudice Scola.