Nicky Hayden, la famiglia chiede 15 milioni di euro di risarcimento
Quattro anni fa, il 22 maggio 2017, moriva Nicky Hayden, grande pilota, campione del mondo della MotoGP nel 2006. Il pilota americano era stato investito mentre era in bici a Misano il 17 maggio e pochi giorni dopo morì all'ospedale di Cesena. La sua storia è tristemente nota. Il guidatore del veicolo che lo aveva speronato l'anno seguente è stato condannato a un anno per omicidio stradale dal Tribunale di Rimini. Una battaglia di perizie che ancora non è finita. Ma intanto è iniziata la causa civili che i familiari di Hayden hanno intrapreso contro l'uomo che investì il pilota a cui hanno chiesto 15 milioni di euro di risarcimento.
L'uomo che investì Hayden condannato a un anno
Un anno dopo l'incidente e la dolorosa morte del pilota americano, il guidatore, che aveva trentaquattro anni, era stato condannato a un anno di carcere perché le perizie dimostrarono che aveva superato i limiti di velocità nel tratto dov'era avvenuto l'incidente. I legali dell'uomo inoltre dimostrarono che anche qualora avesse rispettato il limite di 50 chilometri orari l'impatto con la bici di Hayden era ‘inevitabile'.
La perizia dei legali di Hayden sostiene il contrario. Essi ritengono che se l'uomo invece di viaggiare a circa 73 km orari fosse stato sotto i 50, rispettando i limiti, il pilota avrebbe senz'altro evitato l'impatto. Gli avvocati dell'automobilista, Autunno e Prisciotti, parlando del loro assistito hanno detto che: "Da allora non si è più ripreso, per lui è stato uno choc, ha smesso di lavorare e soffre di depressione".
La famiglia di Hayden chiede 15 milioni di risarcimento
Intanto al Tribunale di Milano si è aperto un altro procedimento intrapreso dai familiari di Nicky Hayden, dalla sua fidanzata e dalla società che gestiva gli interessi del pilota. I legali dell'assicurazione del pilota hanno chiesto un risarcimento di 15 milioni di euro (quasi il triplo rispetto ai 6 inizialmente richiesti) all'uomo che ha investito Hayden.