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Nel ricco contratto di Verstappen c’è una rigida clausola precauzionale: cosa non può fare

Il tre volte campione iridato della Red Bull ha raccontato come l’accordo con la scuderia anglo-austriaca sia blindato da una serie di cavilli. Uno in particolare.
A cura di Maurizio De Santis
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Settanta milioni di euro complessivi (compresi i bonus). È la cifra che a Red Bull versa nelle tasche di Max Verstappen. È il più forte e anche il più pagato. Tre titoli mondiali infilati come perline tra il 2021 e il 2023, 54 vittorie su 185 gran premi corsi, 32 pole position sono numeri sufficienti a spiegare perché tanta munificenza nei confronti del pilota olandese che la faccia da bravo ragazzo ma in pista si trasforma in un cannibale dell'asfalto.

Fino al 2028 (come da contratto) sarà a bordo della monoposto che ha fatto propria da quando aveva 18 anni. Adesso ne ha 26 e dinanzi a sé tracciati a sufficienza per trasformare il suo palmares in qualcosa di leggendario. Ma deve rispettare una serie di limitazioni annoverate nelle clausole dell'accordo che lo rende così ricco.

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Non sono certo una novità, considerato che si tratta di precauzioni assicurative imposte ai propri tesserati dalle società o, come nel caso specifico, dalle scuderie. In buona sostanza, per evitare traumi o che si facciano del male praticando attività o discipline sportive ritenute pericolose ci sono cose nelle quali non possono cimentarsi.

Tra quelle che sono un tabù per l'olandese ce n'è una in particolare, è lui stesso a raccontarlo nell'intervista a Formule1.nl. E su questo i margini tracciati dal team anglo-austriaco sono molto marcati, non c'è possibilità di prendersi licenze rispetto a vincoli legali.

"Non posso praticare sport considerati pericolosi – le parole del pilota iridato -. Mi è assolutamente vietato. Per esempio, non posso sciare. Non lo faccio da cinque anni. Perché? C'è il serio rischio che mi infortuni o possa rompere qualcosa".

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Verstappen non può più (almeno per adesso) inforcare gli sci. Ma non è l'unica cosa alla quale deve fare molta attenzione come chiarito da lui stesso: "Anche il ciclismo non è privo di pericoli e quando vado in bici metto il casco".

Poche settimane fa gli è capitato qualcosa che resta in questo solco, nell'ambito delle cose che non può fare anche se nell'occasione non c'entra il contratto. Voleva noleggiare una vettura e la scelta era caduta su una Mercedes AMG GT che può toccare i 313 km/h, ma ha dovuto rinunciare. La motivazione sembra grottesca: il regolamento interno vieta la concessione di auto così veloci a persone al di sotto dei 30 anni. E non hanno fatto eccezione nemmeno per lui che sfreccia a velocità elevatissime in Formula 1.

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