Nel GP Qatar tornano le penalità old style, McLaren non ci sta: “Tirato fuori un regolamento impolverato”
A far discutere al termine della gara del GP del Qatar della Formula 1 2024 sono sopratutto le penalità comminate dai Commissari FIA a Lando Norris e Lewis Hamilton rispettivamente puniti con uno stop-and-go di dieci secondi (rientro immediato obbligatorio ai box per scontare la penalità di dieci secondi) e un drive through (passaggio dalla pit-lane con limitatore di velocità senza potersi fermare ai box), due sanzioni molto comuni in passato ma che da un bel po' di tempo non si vedevano durante una corsa del Circus. Se i piloti che si sono visti comminare tali punizioni ‘old-style' non hanno contestato le decisioni prese dalla Direzione di Gara e anzi, nel post-corsa si sono scusati pubblicamente con i propri team per ciò che avevano fatto, lo stesso non hanno fatto i loro team principal che hanno espresso tutto il proprio disappunto per quanto deciso dalla squadra del nuovo direttore di gara FIA Rui Marques (subentrato dalla scorsa gara al liquidato Niels Wittich).
Il numero uno della Mercedes Toto Wolff si è limitato ad un lapidario "le penalità sono state brutali, soprattutto per McLaren, a cui potrebbero costare il campionato" rispondendo alla domanda sul drive through comminato a Lewis Hamilton perché reo di aver oltrepassato il limite di velocità nella corsia dei box al momento del pit-stop. Molto più articolato invece lo sfogo del suo pariruolo in McLaren, Andrea Stella, che con lo stop-and-go di dieci secondi ha visto il suo pilota Lando Norris, responsabile di non aver rallentato in regime di bandiera gialla in rettilineo, passare da essere l'unico a poter contendere la vittoria a Verstappen a ritrovarsi in fondo al gruppo e chiudere poi soltanto al decimo posto. Una penalità sanguinosa per una McLaren che è passata così dall'aver quasi messo in cassaforte il titolo costruttori al vedersi riaprire tutti i giochi con la Ferrari (ora distante 21 punti in classifica) in vista dell'ultima gara stagionale che andrà in scena ad Abu Dhabi nel prossimo weekend.
Ammettendo che il suo pilota non ha rallentato in regime di bandiera gialla (perché non l'avrebbe vista), Andrea Stella ha comunque recriminato sulla decisione presa dai Commissari FIA chiedendo all'organismo di governo di smettere di assegnare sanzioni basandosi esclusivamente su quello che dice l'impolverato regolamento e di determinare invece la gravità dell'illecito commesso in base all'effettiva gravità dell'episodio.
"Abbiamo controllato i dati e in effetti Lando continua a spingere al massimo. Dobbiamo dire che il settore è apparso giallo appena Lando vi è entrato, ma la richiesta è molto chiara. È necessario alzare il piede (dall'acceleratore, ndr), ed è responsabilità del conducente riconoscere che ci si trova in un settore giallo ed è quindi necessario rallentare. Detto questo, però penso che sia abbastanza singolare che la bandiera gialla sia stata esposta e poi rimossa, ma in realtà la situazione in quel settore era la stessa: c'erano sempre detriti in pista, ma prima questi meritavano una bandiera gialla e poi, pochi secondi dopo, non la meritavano più, il che è semplicemente spiacevole.
E poi, per quanto riguarda l'applicazione della sanzione, penso che abbiamo perso ogni senso delle proporzioni e ogni senso di specificità. Dobbiamo guardare specificamente all'infrazione, al livello di pericolo associato alla situazione (e, non a caso, la bandiera gialla poi è stata rimossa) e poi giudicare tenendo conto di questo tipo di elementi, proporzione e specificità, piuttosto che dare un'occhiata a qualsiasi tipo di regolamento, probabilmente pieno di polvere sopra, e poi applicarlo senza alcun senso di approccio critico. Quindi, da questo punto di vista, penso che la FIA possa fare molto meglio" è stato difatti lo sfogo di Andrea Stella ai microfoni di Sky al termine della gara di Losail commentando la penalità a Lando Norris che ha di fatto tenuta aperta una lotta per il Mondiale Costruttori con la Ferrari che sembra quasi chiusa.